E’ stato dimostrato da uno studio effettuato dall’equipe Prof. Nogler dell’Università di Innsbruck che i pazienti operati con la tecnica mininvasiva anteriore hanno un recupero funzionale molto più rapido rispetto a pazienti operati con approccio tradizionale e particolarmente l’antero-laterale.
17 pazienti sono stati operati utilizzando un approccio antero-laterale tradizionale (AL), 16 utilizzando un approccio anteriore diretto mininvasivo (DA). Una analisi del moto è stata eseguita il giorno prima dell’intervento chirurgico e successivamente dopo 6 e 12 settimane dopo l’impianto. Sono stati rilevati parametri come il tempo di percorrenza e la cinematica del cammino, la stasi in posizione bipodalica e cinque stadi di velocità registrati su di una passerella di 9 metri.
Trascorse 6 settimane dall’intervento soltanto sul gruppo DA, è stato osservato un miglioramento significativo rispetto allo stato pre-operatorio. Tra le 6 e 12 settimane sempre il gruppo DA ha mostrato un marcato miglioramento nella gamma totale dei movimenti dell’anca sia nel piano sagittale che nei piani coronali.
Questo sottolinea quanto la scelta dell’approccio mininvasivo anteriore sia molto efficace e determinate proprio nei primi tre mesi immediatamente successivi all’intervento, notoriamente il periodo più importante della guarigione.
Fonte: A prospective randomized assessment of earlier functional recovery in THA patients treated by minimally invasive direct anterior approach: A gait analysis study | Clinbiomech.com