L’obesità non ostacola la protesi d’anca mini invasiva


L’obesità è uno dei più gravi problemi di salute pubblica nel 21° secolo e il peso corporeo sta diventando un fattore importante nelle procedure ortopediche, in particolare negli interventi di artroprotesi.

Pur tenendo presente il maggiore rischio di revisione cui questo tipo di pazienti incorre rispetto ai quelli con indice di massa corporea normale, anche pazienti obesi possono beneficiare dei risultati di un intervento di artroplastica purché sia un loro obiettivo quello di riportare il loro BMI (Body Mass Index) a livelli normali.

Inoltre è fondamentale rispondere a tutti i pazienti che ci chiedono se la loro obesità sia un fattore discriminate per l’accesso mini invasivo anteriore all’anca. Bene, non esiste alcuna controindicazione chirurgica a tale condizione poichè la mininvasiva anteriore utilizza un passaggio anatomico che solitamente non presenta un forte spessore adiposo rispetto alla massa grassa complessiva del paziente.

La regione in cui si pratica l’incisione si trova al confine tra basso ventre e l’inizio della coscia, tale area non presenta tipicamente grandi spessori adiposi consentendo perciò un passaggio agevole della strumentazione e dell’impianto. L’unico aspetto che sottolineiamo essere importante è l’obiettivo generale di riportare il peso a valori più prossimi alla normalità.


2 pensieri su “L’obesità non ostacola la protesi d’anca mini invasiva

  1. grazie del messaggio ma come mi hanno detto io dovro’ fare l’intervento all’anca con accesso anteriore ma seza la mininvasiva e’ la stessa cosa la prego di illuminarmi grazie abbracci mario

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