Il numero delle protesi d’anca su pazienti di età inferiore ai 60 anni è aumentato del 76% nell’ultimo decennio, queste le cifre di uno studio inglese.
Nel biennio 2004/5 ci sono state 10.145 sostituzioni di protesiche d’anca su pazienti sotto i sessant’anni, per passare poi a 17.883 nel biennio 2014/15.
Il Royal College of Surgeons sostiene che questo incremento sia dovuto alla maggiore competenza media dei chirurghi ortopedici e alla migliore affidabilità degli impianti.
A tutto ciò bisogna aggiungere che i pazienti ultimamente sono più favorevoli a farsi operare e nel contempo sono meno disposti ad attendere sopportando il dolore.
E’ fondamentale sottolineare che la diffusione delle tecniche chirurgiche mini invasive hanno avvicinato un numero di pazienti giovani sempre più elevato a questo tipo intervento di chirurgico.
Se è un tempo si prospettava una vita media per una protesi d’anca tra i 10 e i 15 anni oggi si può parlare di 20 e oltre. Questo cambia di molto le prospettive per un paziente orientato verso l’intervento. Le preoccupazioni destate per i fallimenti degli impianti metallo sul metallo durante il 2010 non sembrano aver influenzato la domanda. Minori tempi di recupero e immediata ripresa funzionale sembrano guidare la scelta dei pazienti più giovani che vogliono tornare alle loro attività sportive.
non capisco io ho 78 anni devo fare un intervento ACCESSO ANTERIORE ALL’ANCA……..SENZA MININVASIVA E’ LA STESSA COSA…………….GRAZIE MARIO