Interviste | Le nuove frontiere della chirurgia protesica dell’anca

Dal Magazine “Italo – I sensi del viaggio” di maggio 2018 pag.100

 


Il Dott. Cammarano e il Dott. De Peppo illustrano i vantaggi della tecnica della via d’accesso anteriore Mini invasiva

L’evoluzione delle tecniche chirurgiche sempre più accurate e sicure rispetto al passato, ed i progressi nella tecnologia con cui vengono realizzate le protesi ortopediche, sempre più biocompatibili e resistenti all’usura, rendono l’artroprotesi totale d’anca uno degli interventi di maggior successo nella chirurgia ortopedica. La ormai collaudata via d’accesso anteriore mini invasiva è in grado di assicurare risultati funzionali eccellenti ad un sempre maggior numero di pazienti. Intervengono sull’argomento il Dottor Germano Cammarano, direttore della U.O.C. di Ortopedia Generale del CTO di Roma, ed il Dottor Marco De Peppo, dove questa via d’accesso viene utilizzata routinariamente da 15 anni con ottimi risultati clinici.

Dottor Cammarano, quali sono le particolarità che rendono la via d’accesso anteriore mini invasiva particolarmente idonea all’impianto di una protesi d’anca? 

La via d’accesso anteriore è una via ben conosciuta sia pure come accesso esteso. La novità della via mini invasiva è quella di utilizzare soltanto un segmento di questa grande via chirurgica caratterizzato da un intervallo anatomico sia inter-nervoso che inter-muscolare. Per tale peculiarità, questa via di accesso, non prevedendo né distacchi né sezioni muscolari, garantisce da subito una ottimale stabilità dinamica dell’anca e permette una sensibile riduzione delle perdite ematiche peri-operatorie, con minore ricorso alle trasfusioni. Consente inoltre di operare con il paziente in posizione supina, considerata la posizione ideale per l’assistenza anestesiologica, per il corretto posizionamento dell’impianto con un accurato controllo intra-operatorio della dismetria”.

Dottor De Peppo, la chirurgia protesica dell’anca con accesso mini invasivo anteriore a quali pazienti offre i maggiori vantaggi?

“Questa tecnica offre grandi vantaggi a tutti i pazienti. Noi la utilizziamo sia nel trattamento della coxartrosi che delle fratture del collo e della testa del femore, fornendo ai nostri pazienti la migliore esperienza associata al miglior risultato clinico, sia in termini di miglioramento della qualità della vita e di realizzazione di impianti sempre più stabili e meglio integrati con l’osso e quindi più duraturi nel tempo. Grazie al rispetto delle strutture nervose e muscolari il paziente è in grado di iniziare precocemente il percorso rieducativo Fast-Track, iniziando a camminare il primo giorno post operatorio ed a fare le scale il secondo giorno, permettendo un rapido ritorno alle normali attività quotidiane, anche sportive, obiettivo molto richiesto da pazienti sempre più giovani, esigenti e desiderosi di riprendere il prima possibile il proprio stile di vita”.

Dal Magazine “Italo – I sensi del viaggio” di maggio 2018 pag.100


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