
L’accesso mini invasivo anteriore all’anca è di per se una via chirurgica molto difficile ed articolata. Per poterlo dominare occorre una curva di apprendimento molto lunga che va ben oltre qualche anno di esperienza. Ogni passaggio richiede grande pazienza e circospezione.
Ma come riesce il chirurgo ad operare attraverso una finestra di meno di 10cm? Ebbene occorre tener presente che la visione cambia con l’avanzare dei passaggi ed il chirurgo cambiando la posizione dei suoi strumenti dedicati, crea di volta in volta la giusta finestra per avere il migliore un punto di vista.
Nella prima fase, l’approccio al cotile, si ottiene una prospettiva soddisfacente grazie alla finestra chirurgica che si affaccia proprio in direzione dell’acetabolo. La situazione però cambia molto quando si affronta le seconda fase, il femore. Approcciarlo dal lato anteriore (caratteristica esclusiva di questa via chirurgica) esige una grande esperienza per via della difficile esposizione della parte prossimale del femore.
Con determinati accorgimenti chirurgici ed appositi strumentari il chirurgo può lavorare la sede della protesi nella parte femorale nel modo più agevole. Ma ciò comporta un bagaglio culturale maturato con centinaia e centinaia di casi. Affrontare questo tipo di chirurgia all’avanguardia senza le adeguate esperienze e precauzioni può essere pericoloso.
Affidarsi quindi ad un’équipe di esperti è senz’altro la cosa giusta da fare quando si sceglie di sottoporsi ad un intervento di protesi d’anca con tecnica mini invasiva anteriore.
Il Dott. Cammarano, il Dr De Peppo e l’accesso mininvasivo anteriore all’anca
Per la Divisione di Ortopedia Generale del CTO di Roma diretta dal Dott. Germano Cammarano, la protesica d’anca con accesso mininvasivo anteriore è una realtà suffragata da migliaia di pazienti operati con successo.
- Prima struttura in Italia a utilizzarla sin dal 2003
- Prima struttura in Italia per numero di pazienti operati
- Primo centro di riferimento in Italia dal 2003
L’equipe del Dott. Cammarano del CTO di Roma è oggi custode di una ragguardevole esperienza maturata in 15 anni di casistica che premia chi sin dalle origini ha creduto che le nuove frontiere della protesica dell’anca dovessero innanzi tutto aiutare a ridurre al minimo i danni ai tessuti molli.
Questo consente oggi di controllare meglio il dolore post-operatorio, accelerare la riabilitazione e permettere ai pazienti di recuperare il loro stile di vita più rapidamente. Tutto ciò, unito a nuovi impianti protesici, tecnologie innovative e strumentari specifici, permette oggi di eseguire routinariamente centinaia di interventi mini-invasivi ogni anno.
Per visite in STUDIO chiamare:
Dott. G. Cammarano +39 329 1214372 – Studio 06 8551948
Dott. M. de Peppo +39 329 1214439 – Studio 06 362081
Ringrazio ancora il dottor Cammarano e la sua equipe per i due interventi eseguiti . Il primo nel 2002 su anca destra che aveva già subito intervento nel 1960 quando avevo 5 anni. Il secondo su anca sinistra nel 2011. Sono stata seguita in maniera ineccepibile
Grazie ancora
Grazia Fasano
Grazie per sue parole. Testimonianze come la sua sono la spinta per andare avanti facendo sempre del nostro meglio. A presto!