L’Artroplastica totale dell’anca e del ginocchio sono diventati un modo estremamente efficace e relativamente comune per alleviare il dolore e ripristinare il movimento di queste articolazioni. Sono circa 200.000 le ginocchia e le anche che vengono protesizzate ogni anno negli Stati Uniti. Grazie al loro miglioramento dopo l’intervento chirurgico, i pazienti spesso si aspettano di essere in grado di intraprendere qualsiasi tipo di attività. Tuttavia, impegnandosi in attività faticose, un paziente può potenzialmente sovraccaricare l’articolazione artificiale mettendone a rischio l’integrità.
Questo è un fattore di rischio tanto maggiore quanto è più giovane il paziente. Nelle attività sportive, gli impatti e il carico aumentano e conseguentemente anche il coefficiente d’usura delle componenti d’attrito dell’impianto (inserti in polietilene). Ad esempio, camminare trasmette sulla protesi un carico di 1,2 volte il peso corporeo. Con la corsa, queste forze arrivano a circa 2,5 volte il peso corporeo. Negli scatti, le forze di reazione sono triplicate a circa 3,6 volte il peso corporeo. Maggiori è la forza, maggiore è il rischio di usura dell’impianto. Ecco perché il chirurgo opta per accoppiamenti diversi delle componenti di attrito (polietilene/ceramica/ceramica) in base all’età ed alla attività fisica potenziale del paziente.
Ecco perché è importante chiarire col chirurgo quali sono i propri obiettivi post-operatori. Di seguito un elenco di sport a basso impatto da tenere in considerazione come idonei: tiro con l’arco, ciclismo, biliardo, piscina, bowling, sci di fondo, pesca, golf, doppi non aggressivi a tennis, equitazione, caccia, aerobica a basso impatto, la maggior parte degli sport di tiro, canottaggio, vela, immersioni subacquee, nuoto e passeggiate.
Sport che in generalmente ritenuti a rischio sono: baseball, basket, arrampicata, sci alpino, calcio, arti marziali, paracadutismo, squash, corsa, calcio, sprint, e la pallavolo. In generale, se la partecipazione in uno sport pone sollecitazioni eccessive sulla articolazione artificiale, il paziente deve essere uno spettatore a tale attività piuttosto che un partecipante.
La sostituzione totale dell’articolazione dell’anca o del ginocchio è uno dei modi più efficaci per alleviare il dolore e ripristinare la funzione, ma ricordate, si deve prendere cura dell’impianto perché esso possa durare il più a lungo possibile.
Fonte: Hughston