Gli interventi di chirurgia robotica ortopedica sono una realtà già da più di qualche anno ma non tutti sanno esattamente di cosa si tratta. Si tratta di una tecnologia che permette al chirurgo di operare un paziente con l’ausilio di un braccio meccanico (componente robotica) e quindi poter prevenire mal posizionamenti delle componenti protesiche. Bisogna tener presente che l’accesso chirurgico resta prerogativa del chirurgo quindi gli accessi mini-invasivi all’anca (come quello anteriore) dipendono sempre dall’esperienza dell’uomo e non dal robot. La macchina non serve a passare tra i muscoli senza inciderli o staccarli ma aiuta nella fase di resezione ossea a posizionare correttamente la protesi.
Dove l’uso del robot fa la differenza quindi? La differenza sostanzialmente si nota di più nella protesi di ginocchio totale e mono-compartimentale. Vista la natura stessa di questo intervento che è basato su numerosi tagli sull’osso e l’uso di uno strumentario piuttosto complicato. Sul ginocchio grazie al robot è garantita l’estrema precisione del posizionamento delle componenti grazie ad un accurato plenning pre-operatoriio basato su TAC ed al braccio meccanico che guida quello dell’uomo lungo tutto il percorso delle resezioni ossee. Tutto ciò inoltre consente la quasi assenza dello strumentario chirurgico, ciò libera il chirurgo dal suo ingombro e consente un intervento che sul ginocchio è sicuramente più accurato e meno invasivo.