Si potrebbe parlare di una nuova tendenza ma semplicemente sono sempre più giovani i pazienti che si sottopongono all’intervento di protesi d’anca mininvasiva anteriore. Questo grazie al grande follow-up che vede la protesi in cima agli interventi di maggior beneficio per il paziente che soffre di artrosi dell’anca.
Si ritiene infatti che la protesi d’anca sia in assoluto l’intervento di maggior successo tra tutti gli interventi ortopedici negli ultimi trent’anni. Sono migliaia i pazienti operaio ogni anno e grazie a nuovi materiali e strumentari dedicati agli accessi chirurgici mininvasivi, i tempi di recupero ed il ritorno alla vita quotidiana sono paragonabili a quelli convenzionali.
Scegliere quindi di ritornare al movimento o fare sport è una naturale tendenza o prerogativa di quest’ultima generazione di pazienti. Vedere per credere…
“Soffrire di artrosi all’anca è frustrante. Tornare in forma deve essere una grandiosa esperienza”
La differenza è tutta nell’esperienza. Il Dott. Cammarano e il Dott. De Peppo sono stati tra i primi in Italia e in Europa a dedicarsi all’accesso mini invasivo anteriore all’anca. Dal 2003 partendo dal CTO di Roma migliaia sono i pazienti operati e moltissimi sono stati i chirurghi che hanno frequentato i loro corsi su questo rivoluzionario accesso chirurgico per la protesi d’anca.
La filosofia del Team è fornire ai pazienti la migliore esperienza associata al miglior risultato. Questo processo comincia già alla prima visita e significa attenzione personale ai dettagli e cura del paziente in ogni fase.
Da quel momento il paziente è costantemente in contatto con il Team, 24 ore su 24. L’attenzione personale ai dettagli e la massima focalizzazione sono le caratteristiche principali dell’esperienza del paziente con il Team di protesidnca.netfondato dal Dott. Cammarano e dal Dott. De Peppo.
La parola ai Pazienti
Questa esperienza si intraprende discutendo con i chirughi i propri obiettivi di recupero del movimento e risolvendo qualsiasi dubbio si possa avere, inoltre programmando l’intervento chirurgico e un piano di assistenza personalizzato in base alle proprie esigenze.
Pianificare con cura l’intervento sia con il SSN che in clinica (Ars Medica), vuol dire anche prepararsi per comprendere al meglio tutti gli aspetti pre e post-operatori per far si che questo delicato momento della propria vita si trasformi in una:
grandiosa esperienza.
Riempire il form qui di seguito e sarete ricontattati.
Se disponete di immagini radiografiche delle vostre articolazioni potete inviarle alla nostra attenzione.
Se sono in formato tradizionale:
Per potercele fornire è sufficiente fotografarle appoggiandole ad una superficie luminosa, come per esempio lo schermo di un computer purché sia aperto su di una pagina bianca. Dopodiché inviate le foto digitali alla nostra mail:
Negli ultimi anni la richiesta funzionale dei pazienti operati di protesi d’anca è aumentata tanto quanto si è abbassatal’età media degli stessi. In una società sempre più dinamica ricca di attivitàsportive in continua evoluzione, ci capita sempre più spesso di vedere molti dei nostri pazienti riprendere le loro attivitàsportive praticate precedentemente all’aggravarsi della condizione delle loro articolazioni.
Per questo motivo il loro obiettivo diventa recuperare il più in fretta possibile il loro stile di vita. Bene, questo obiettivo sposa perfettamente il principio della chirurgia mininvasivo anteriore. Cioè passare tra i muscoli senza inciderle o staccarli.
Quali sono i vantaggi offerti dall’accesso mini-invasivo anteriore?
Un più rapido recupero post operatorio poiché permette al chirurgo di lavorare tra i muscoli e i tessuti senza staccarli o tagliarli mantenendoli integri.
Minore dolore muscolare = immediata ripresa della funzionalità dell’articolazione
Aiuta a prevenire il rischio di lussazioniprotesiche mantenendo la nuova articolazione in sede proprio grazie alla conservazione integrale delle strutture muscolari.
Rende minore la perdita ematica intra-operatoria.
Perché scegliere l’accesso mininvasivo anteriore?
Perche è una via anatomica che sfrutta l’interstizio tra i muscoli sartorio e retto femorale (medialmente) ed il tensore della fascia lata (lateralmente) per accedere all’anca, senza inciderli o staccarli.
Passare tra i muscoli senza inciderli o staccarli
Ogni altro accesso chirurgico all’anca, laterale (freccia azzurra) o postero-laterale (freccia verde) necessita l’incisione o il distacco delle inserzioni muscolari.Un passaggio anatomico inter-muscolare consente invece a chi pratica la mininvasiva anteriore di lavorare sull’anca senza effettuare alcun distacco o incisione. Tutto questo grazie anche all’impiego di nuovi impianti protesici e strumentari specifici.
Il risultato è una immediata ripresa funzionale e la consapevolezza di avere al loro posto integre, tutte le strutture muscolo-tendinee dell’articolazione. Questo protegge il paziente dal rischio di lussazione insito negli interventi di artroprotesi d’anca e accelera di conseguenza il recupero post-operatorio.
Riprendere la vita di ogni giorno
Dopo ogni intervento chirurgico si apre una nuova fase per il paziente, quella che dal suo punto di vista diventa la più importante: la guarigione.
Ogni sforzo da parte del chirurgo è finalizzato al successo di questa ultima fase che rappresenta l’obbiettivo d’eccellenza che egli si prefigge prima di ogni atto chirurgico.
Migliaia di casi maturati in quasi vent’anni di esperienza contribuiscono oggi a fare dell’accesso mini-invasivo all’anca una scelta sempre più condivisa, sia da parte dei pazienti che dei chirurghi.
Per il Prof. Germano Cammarano ed il Prof. Marco de Peppo, la protesica d’anca con accesso mininvasivo anteriore è una realtà suffragata da migliaia di pazienti operati con successo.
Prima struttura in Italia a utilizzarla sin dal 2003
Prima struttura in Italia per numero di pazienti operati
Primo centro di riferimento in Italia dal 2003
Chirurgia mini invasiva, nuove tecnologie ed una grande esperienza maturata in tanti anni di casi comportano vantaggi concreti. Vieni a conoscerli di persona.
Il Dr Cammarano a sinistra, e il Dr De Peppo
Se disponete di immagini radiografiche delle vostre articolazioni potete inviarle alla nostra attenzione.
Se sono in formato tradizionale:
Per potercele fornire è sufficiente fotografarle appoggiandole ad una superficie luminosa, come per esempio lo schermo di un computer purché sia aperto su di una pagina bianca. Dopodiché inviate le foto digitali alla nostra mail:
Molti pazienti sono incuriositi da questi particolaricaschi che utilizziamo durante gli interventi di protesi d’anca mininvasiva anteriore. Lo facciamo praticamente da quando abbiamo iniziato il nostro percorso chirurgico su questo accesso ma la loro notorietà si è innalzata durante il periodo del COVID in quanto il loro uso veniva spesso associato a situazioni legate al virus. Non è così.
La sterilità nella chirurgia è imprescindibile. Le procedure devono avvenire seguendo protocolli molto rigidi per evitare ogni possibile contaminazione del campo. Con il passare degli anni l’evoluzione dei dispositivi medici a tale riguardo si è molto sviluppata. Fino ad arrivare al consueto uso di questi particolari caschi che hanno una volta per tutto isolato l’unico aspetto meno sterile nelle vicinanze del paziente, il volto del chirurgo.
Ma non è solo per proteggere il paziente da eventuali contaminazioni provenienti dal volto del chirurgo bensì anche il contrario, cioè proteggere il chirurgo delle medesime azioni provenienti dal paziente. Questi caschi sono molto utili quando si operano pazienti con malattie come AIDS o epatiteC, la loro difesa protegge chirurgo lasciandolo concentrato esclusivamente sulla sua azione operatoria.
Ci avvaliamo di questi accessori da molti anni e il loro uso per noi è diventato consuetudinario. Sono provvisti di batterie per l’autonomia di ventilazione di circa 120 minuti, sono particolarmente leggeri e le visiere sono dotate di pellicole a strappo analoghe a quelle utilizzate dai piloti delle competizioni automobilistiche e motociclistiche per poter rendere immediatamente pulita la visiera.
Sono dotati inoltre e di una luce posizionata all’altezza della fronte, molto utile negli interventi di chirurgia mininvasiva anteriore dove la finestra dell’accesso chirurgico è particolarmente ridotta. Occorre sottolineare comunque che è una buona visibilità durante l’intervento è fondamentale anche con accessi chirurgici più ampi poiché spesso la luce proveniente dalle lampade scialitiche presenti in sala operatoria non è sufficientemente focalizzata nella zona interessata dall’intervento.
Se disponete di immagini radiografiche delle vostre articolazioni potete inviarle alla nostra attenzione. Cliccare sul link qui sotto per procedere al consultogratuito.
Perché scegliere l’accesso mininvasivo anteriore?
Spesso i pazienti chiedono quale sia la terapia di riabilitazione post-operatoriarelativa all’accesso anteriore mininvasivo e successivamente quali possano essere le attivà sportive compatibili o più semplicemente entro quali limiti si possa praticare del movimento.
Le caratteristiche peculiari dell’accesso mininvasivo anteriore, ovvero passare il tra i muscoli senza inciderli o staccarli, facilitano la ripresa del movimento poiché l’assenza di danno muscolare consente a tutti i muscoli dell’anca di partecipare attivamente alla ripresa del movimento senza ostacolarne il processo grazie all’assenza di dolore.
Non sarà necessario limitare alcuni movimenti per evitare il rischio di lussazioni poiché grazie alla integrità di tutti i muscoli coinvolti nei movimenti dell’anca questo pericolo non esiste.
Inoltre la natura stessa dell’accesso, situato sul latoanteriore, previene questa evenienza poiché neimovimenti di flessione, ovvero quando ci si accuccia o ci si siede, l’escursione di movimento dell’anca volge verso i glutei, zona assolutamente non interessata dall’intervento.
Il passaggio anatomico inter-muscolare caratteristico della mininvasiva anteriore consente di lavorare sull’anca senza effettuare alcun distacco o incisione e ciò permette al paziente di poter contare sull’integrità dei motori muscolari, questo a vantaggio di tutti i movimenti e di attività sportive eventualmente praticate.
La via inter-muscolare
L’accesso chirurgico mininvasivo anterioreè una via anatomica che sfrutta l’interstizio tra i muscoli sartorio e retto femorale (medialmente) ed il tensore della fascia lata (lateralmente) per accedere all’anca, senza inciderli o staccarli.
Passare tra i muscoli senza inciderli o staccarli
Ogni altro accesso chirurgico all’anca, laterale (freccia azzurra) o postero-laterale (freccia verde) necessita l’incisione o il distacco delle inserzioni muscolari.Un passaggio anatomico inter-muscolare consente invece a chi pratica la mininvasiva anteriore di lavorare sull’anca senza effettuare alcun distacco o incisione. Tutto questo grazie anche all’impiego di nuovi impianti protesici e strumentari specifici.
Il risultato è una immediata ripresa funzionale e la consapevolezza di avere al loro posto integre, tutte le strutture muscolo-tendinee dell’articolazione. Questo protegge il paziente dal rischio di lussazione insito negli interventi di artroprotesi d’anca e accelera di conseguenza il recupero post-operatorio.
Chirurgia mininvasiva, nuove tecnologie ed una grande esperienza maturata in tanti anni di casi comportano vantaggi concreti. Vieni a conoscerli di persona.
Negli ultimi anni la richiesta funzionale dei pazienti operati di protesi d’anca è aumentata tanto quanto si è abbassatal’età media degli stessi. In una società sempre più dinamica ricca di attivitàsportive in continua evoluzione, ci capita sempre più spesso di vedere molti dei nostri pazienti riprendere le loro attivitàsportive praticate precedentemente all’aggravarsi della condizione delle loro articolazioni.
Per questo motivo il loro obiettivo diventa recuperare il più in fretta possibile il loro stile di vita. Bene, questo obiettivo sposa perfettamente il principio della chirurgia mininvasivo anteriore. Cioè passare tra i muscoli senza inciderle o staccarli.
Quali sono i vantaggi offerti dall’accesso mini-invasivo anteriore?
Un più rapido recupero post operatorio poiché permette al chirurgo di lavorare tra i muscoli e i tessuti senza staccarli o tagliarli mantenendoli integri.
Minore dolore muscolare = immediata ripresa della funzionalità dell’articolazione
Aiuta a prevenire il rischio di lussazioniprotesiche mantenendo la nuova articolazione in sede proprio grazie alla conservazione integrale delle strutture muscolari.
Rende minore la perdita ematica intra-operatoria.
Perché scegliere l’accesso mininvasivo anteriore?
Perche è una via anatomica che sfrutta l’interstizio tra i muscoli sartorio e retto femorale (medialmente) ed il tensore della fascia lata (lateralmente) per accedere all’anca, senza inciderli o staccarli.
Passare tra i muscoli senza inciderli o staccarli
Ogni altro accesso chirurgico all’anca, laterale (freccia azzurra) o postero-laterale (freccia verde) necessita l’incisione o il distacco delle inserzioni muscolari.Un passaggio anatomico inter-muscolare consente invece a chi pratica la mininvasiva anteriore di lavorare sull’anca senza effettuare alcun distacco o incisione. Tutto questo grazie anche all’impiego di nuovi impianti protesici e strumentari specifici.
Il risultato è una immediata ripresa funzionale e la consapevolezza di avere al loro posto integre, tutte le strutture muscolo-tendinee dell’articolazione. Questo protegge il paziente dal rischio di lussazione insito negli interventi di artroprotesi d’anca e accelera di conseguenza il recupero post-operatorio.
Riprendere la vita di ogni giorno
Dopo ogni intervento chirurgico si apre una nuova fase per il paziente, quella che dal suo punto di vista diventa la più importante: la guarigione.
Ogni sforzo da parte del chirurgo è finalizzato al successo di questa ultima fase che rappresenta l’obbiettivo d’eccellenza che egli si prefigge prima di ogni atto chirurgico.
Migliaia di casi maturati in quasi vent’anni di esperienza contribuiscono oggi a fare dell’accesso mini-invasivo all’anca una scelta sempre più condivisa, sia da parte dei pazienti che dei chirurghi.
Per il Prof. Germano Cammarano ed il Prof. Marco de Peppo, la protesica d’anca con accesso mininvasivo anteriore è una realtà suffragata da migliaia di pazienti operati con successo.
Prima struttura in Italia a utilizzarla sin dal 2003
Prima struttura in Italia per numero di pazienti operati
Primo centro di riferimento in Italia dal 2003
Chirurgia mini invasiva, nuove tecnologie ed una grande esperienza maturata in tanti anni di casi comportano vantaggi concreti. Vieni a conoscerli di persona.
Il Dr Cammarano a sinistra, e il Dr De Peppo
Se disponete di immagini radiografiche delle vostre articolazioni potete inviarle alla nostra attenzione.
Se sono in formato tradizionale:
Per potercele fornire è sufficiente fotografarle appoggiandole ad una superficie luminosa, come per esempio lo schermo di un computer purché sia aperto su di una pagina bianca. Dopodiché inviate le foto digitali alla nostra mail:
“Soffrire di artrosi all’anca è frustrante. Tornare in forma deve essere una grandiosa esperienza”
La differenza è tutta nell’esperienza. Il Dott. Cammarano e il Dott. De Peppo sono stati tra i primi in Italia e in Europa a dedicarsi all’accesso mini invasivo anteriore all’anca. Dal 2003 partendo dal CTO di Roma migliaia sono i pazienti operati e moltissimi sono stati i chirurghi che hanno frequentato i loro corsi su questo rivoluzionario accesso chirurgico per la protesi d’anca.
La filosofia del Team è fornire ai pazienti la migliore esperienza associata al miglior risultato. Questo processo comincia già alla prima visita e significa attenzione personale ai dettagli e cura del paziente in ogni fase.
Da quel momento il paziente è costantemente in contatto con il Team, 24 ore su 24. L’attenzione personale ai dettagli e la massima focalizzazione sono le caratteristiche principali dell’esperienza del paziente con il Team di protesidnca.netfondato dal Dott. Cammarano e dal Dott. De Peppo.
La parola ai Pazienti
Questa esperienza si intraprende discutendo con i chirughi i propri obiettivi di recupero del movimento e risolvendo qualsiasi dubbio si possa avere, inoltre programmando l’intervento chirurgico e un piano di assistenza personalizzato in base alle proprie esigenze.
Pianificare con cura l’intervento sia con il SSN che in clinica (Ars Medica), vuol dire anche prepararsi per comprendere al meglio tutti gli aspetti pre e post-operatori per far si che questo delicato momento della propria vita si trasformi in una:
grandiosa esperienza.
Riempire il form qui di seguito e sarete ricontattati.
Se disponete di immagini radiografiche delle vostre articolazioni potete inviarle alla nostra attenzione.
Se sono in formato tradizionale:
Per potercele fornire è sufficiente fotografarle appoggiandole ad una superficie luminosa, come per esempio lo schermo di un computer purché sia aperto su di una pagina bianca. Dopodiché inviate le foto digitali alla nostra mail:
Spesso i pazienti chiedono quale sia la terapia di riabilitazione post-operatoriarelativa all’accesso anteriore mininvasivo e successivamente quali possano essere le attivà sportive compatibili o più semplicemente entro quali limiti si possa praticare del movimento.
Le caratteristiche peculiari dell’accesso mininvasivo anteriore, ovvero passare il tra i muscoli senza inciderli o staccarli, facilitano la ripresa del movimento poiché l’assenza di danno muscolare consente a tutti i muscoli dell’anca di partecipare attivamente alla ripresa del movimento senza ostacolarne il processo grazie all’assenza di dolore.
Non sarà necessario limitare alcuni movimenti per evitare il rischio di lussazioni poiché grazie alla integrità di tutti i muscoli coinvolti nei movimenti dell’anca questo pericolo non esiste.
Inoltre la natura stessa dell’accesso, situato sul latoanteriore, previene questa evenienza poiché neimovimenti di flessione, ovvero quando ci si accuccia o ci si siede, l’escursione di movimento dell’anca volge verso i glutei, zona assolutamente non interessata dall’intervento.
Il passaggio anatomico inter-muscolare caratteristico della mininvasiva anteriore consente di lavorare sull’anca senza effettuare alcun distacco o incisione e ciò permette al paziente di poter contare sull’integrità dei motori muscolari, questo a vantaggio di tutti i movimenti e di attività sportive eventualmente praticate.
La via inter-muscolare
L’accesso chirurgico mininvasivo anterioreè una via anatomica che sfrutta l’interstizio tra i muscoli sartorio e retto femorale (medialmente) ed il tensore della fascia lata (lateralmente) per accedere all’anca, senza inciderli o staccarli.
Passare tra i muscoli senza inciderli o staccarli
Ogni altro accesso chirurgico all’anca, laterale (freccia azzurra) o postero-laterale (freccia verde) necessita l’incisione o il distacco delle inserzioni muscolari.Un passaggio anatomico inter-muscolare consente invece a chi pratica la mininvasiva anteriore di lavorare sull’anca senza effettuare alcun distacco o incisione. Tutto questo grazie anche all’impiego di nuovi impianti protesici e strumentari specifici.
Il risultato è una immediata ripresa funzionale e la consapevolezza di avere al loro posto integre, tutte le strutture muscolo-tendinee dell’articolazione. Questo protegge il paziente dal rischio di lussazione insito negli interventi di artroprotesi d’anca e accelera di conseguenza il recupero post-operatorio.
Chirurgia mininvasiva, nuove tecnologie ed una grande esperienza maturata in tanti anni di casi comportano vantaggi concreti. Vieni a conoscerli di persona.
“Soffrire di artrosi all’anca è frustrante. Tornare in forma deve essere una grandiosa esperienza”
Dr Germano Cammarano – Dr Marco de Peppo
La differenza è tutta nell’esperienza. Il Dott. Cammarano e il Dott. De Peppo sono stati tra i primi in Italia e in Europa a dedicarsi all’accesso mini invasivo anteriore all’anca. Dal 2003 partendo dal CTO di Roma migliaia sono i pazienti operati e moltissimi sono stati i chirurghi che hanno frequentato i loro corsi su questo rivoluzionario accesso chirurgico per la protesi d’anca.
La filosofia del Team è fornire ai pazienti la migliore esperienza associata al miglior risultato. Questo processo comincia già alla prima visita e significa attenzione personale ai dettagli e cura del paziente in ogni fase.
Da quel momento il paziente è costantemente in contatto con il Team, 24 ore su 24. L’attenzione personale ai dettagli e la massima focalizzazione sono le caratteristiche principali dell’esperienza del paziente con il Team di protesidnca.netfondato dal Dott. Cammarano e dal Dott. De Peppo.
La parola ai Pazienti
Questa esperienza si intraprende discutendo con i chirughi i propri obiettivi di recupero del movimento e risolvendo qualsiasi dubbio si possa avere, inoltre programmando l’intervento chirurgico e un piano di assistenza personalizzato in base alle proprie esigenze.
Pianificare con cura l’intervento sia con il SSN che in clinica (Ars Medica), vuol dire anche prepararsi per comprendere al meglio tutti gli aspetti pre e post-operatori per far si che questo delicato momento della propria vita si trasformi in una:
grandiosa esperienza.
Se disponete di immagini radiografiche delle vostre articolazioni potete inviarle alla nostra attenzione.
Se sono in formato tradizionale:
Per potercele fornire è sufficiente fotografarle appoggiandole ad una superficie luminosa, come per esempio lo schermo di un computer purché sia aperto su di una pagina bianca. Dopodiché inviate le foto digitali alla nostra mail:
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Se sono in formato tradizionale:
Per potercele fornire è sufficiente fotografarle appoggiandole ad una superficie luminosa, come per esempio lo schermo di un computer purché sia aperto su di una pagina bianca. Dopodiché inviate le foto digitali alla nostra mail: