Protesidanca.net | Video: ecco come appare la testa del femore appena rimossa

Una serie di teste del femore appena rimosse dal paziente. Si notano gli evidenti segni di usura dell’osso dovuti all’assenza di cartilagine degeneratasi in conseguenza all’artrosi

Sono più di 4 milioni gli italiani che soffrono di artrosi, vale a dire il 12% della popolazione. Si tratta di una malattia cronica, caratterizzata da una progressiva degenerazione di tutta l’articolazione che ne è interessata.

L’artrosi non fa distinzioni: può interessare in egual misura sia uomini che donne, giovani e meno giovani. Nella comparsa dell’artrosi, in particolare agli arti inferiori, gioca un ruolo chiave l’obesità. Perché crea un sovraccarico, soprattutto sulle articolazioni di anca, ginocchio, piede.

Chi ha l’artrosi ha maggiore difficoltà nella mobilità, e anche per questo fa meno attività fisica. Così si innesca un circolo vizioso, dannoso per il benessere in generale.

L’artrosi inizia sempre con sintomi lievi, e, se trascurati, portano gradualmente alla deformazione e poi alla degenerazione della cartilagine, delle ossa, dei tendini e dei muscoli interessati.

Basterebbe trattarla tempestivamente, quando si presentano le prime avvisaglie, adottando innanzitutto uno stile di vita diverso da quello condotto fino a quel momento.

Non esiste a tutt’oggi un rimedio per poter rigenerare la cartilagine ma d’altronde basta osservare come appare all’occhio nudo una testa del femore artrosica per rendersene conto.

Il consumo progressivo della cartilagine del cotile e della testa provoca l’esposizione del tessuto osseo da ambo i lati dell’articolazione dell’anca, la conseguenza è lil reciproco sfregamento osseo delle superfici con annesso dolore e limitazione articolare.

Evidenziata dal cerchio si nota la zona dove la cartilagine è scomparsa. L’osso appare alla vista levigato dal prolungato sfregamento diretto con l’osso anch’esso scoperto della cartilagine acetabolare. In queste condizioni non è più possibile alcun trattamento se non la sostituzione protesica dell’anca.

La prevenzione è sempre l’arma migliore anche perché si può limitare l’uso, che spesso diventa abuso, di antinfiammatori e antidolorifici che possono avere effetti collaterali nel lungo periodo sullo stomaco e sui reni.

È importante infine che i muscoli lavorino, perché sono essenziali nel coadiuvare la funzione dell’articolazione nel movimento. Se i muscoli non sono allenati, si lascia al solo scheletro il compito di muoverci e questo ha un costo sulle articolazioni.

E’ evidente quindi che successivamente ad un eventuale intervento di sostituzione protesica dell’anca sia fondamentale la preservazione di tutto l’apparato muscolare dell’articolazione. Ciò è oggi possibile grazie all’accesso anteriore mininvasivo all’anca.

Con questo tipo di chirurgia, si passa attraverso i muscoli senza inciderli o staccarli con la conseguenza di accelerare enormemente il recupero post operatorio e risparmiare oltre al dolore anche eccessive perdite ematiche.

Inviaci le tue RX per un consulto gratuito riconoscere lo stato delle due anche per intraprendere il giusto percorso di prevenzione o cura.

Il Dr Cammarano a sinistra, e il Dr De Peppo
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La più grande casistica in Italia

“PASSARE TRA I MUSCOLI SENZA INCIDERLI O STACCARLI”


Per visite in STUDIO a ROMA chiamare:

Dott. G. Cammarano +39 329 1214372 – ARS Medica 06 362081

Dott. M. de Peppo +39 329 1214439 – ARS Medica 06 362081

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Approccio anteriore all’anca

Protesidanca.net | Mininvasiva Anteriore: “Passare tra i muscoli senza inciderli o staccarli”

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L’accesso mini invasivo anteriore

“Passare tra i muscoli senza inciderli o staccarli”


L’accesso mininvasivo anteriore all’anca. Dal 2003 a Roma una realtà affermata.

Dr Cammarano e Dr De Peppo La Protesi d'Anca MIninvasiva Anteriore a Roma dal 2003

Per il Dott. G. Cammarano ed il Dott. M. de Peppo, la protesica d’anca con accesso mininvasivo anteriore è una realtà suffragata da migliaia di pazienti operati con successo.

Primi in Italia a utilizzarla sin dal 2003

Prima struttura in Italia per numero di pazienti operati

Primo centro di riferimento in Italia dal 2003

Dr Cammarano e Dr De Peppo La Protesi d'Anca MIninvasiva Anteriore a Roma dal 2003

L’equipe, che opera da sempre a Roma è oggi custode di una ragguardevole esperienza che premia chi sin dalle origini ha creduto che le nuove frontiere della protesica dell’anca dovessero innanzi tutto aiutare a ridurre al minimo i danni ai tessuti molli.

Questo consente oggi di controllare meglio il dolore post-operatorio, accelerare la riabilitazione e permettere ai pazienti di recuperare il loro stile di vita più rapidamente. Tutto ciò, unito a nuovi impianti protesici, tecnologie innovative e strumentari specifici, permette oggi di eseguire routinariamente centinaia di interventi mini-invasivi ogni anno.

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 Perché scegliere l’accesso mininvasivo anteriore?

Dr Cammarano e Dr De Peppo La Protesi d'Anca MIninvasiva Anteriore a Roma dal 2003

Da quando nell’ormai lontano 2003, per primi in Italia e tra i pochi al mondo, abbiamo deciso di intraprendere questo nuovo percorso, l’accesso mininvasivo anteriore all’anca è sempre cresciuto in popolarità.

Abbiamo visto affermarsi tra i pazienti questo nuovo approccio sempre di più e con orgoglio oggi possiamo dire che il merito di questa straordinaria storia di successo è anche il nostro.

Ci siamo fatti spazio attraverso i due approcci più utilizzati (laterale e postero-laterale) non senza la diffidenza che normalmente circonda chi si spinge verso nuove strade spostando più in avanti i propri limiti.

Ma dove risiede il segreto di questo successo? Cosa fa dell’accesso mininvasivo anteriore all’anca una via chirurgica cosi speciale?

La “mini anteriore” è una via anatomica che sfrutta l’interstizio tra i muscoli sartorio e retto femorale (medialmente) ed il tensore della fascia lata (lateralmente) per accedere all’anca, senza inciderli o staccarli.

Dr Cammarano e Dr De Peppo La Protesi d'Anca MIninvasiva Anteriore a Roma dal 2003

Passare tra i muscoli senza inciderli o staccarli

Ogni altro accesso chirurgico all’anca, laterale (freccia azzurra) o postero-laterale (freccia verde) necessita l’incisione o il distacco delle inserzioni muscolari. Un passaggio anatomico inter-muscolare consente invece a chi pratica la mininvasiva anteriore di lavorare sull’anca senza effettuare alcun distacco o incisione. Tutto questo grazie anche all’impiego di nuovi impianti protesici e strumentari specifici

Dr Cammarano e Dr De Peppo La Protesi d'Anca MIninvasiva Anteriore a Roma dal 2003

Il risultato è una immediata ripresa funzionale e la consapevolezza di avere al loro posto integre, tutte le strutture muscolo-tendinee dell’articolazione. Questo protegge il paziente dal rischio di lussazione insito negli interventi di artroprotesi d’anca e accelera di conseguenza il recupero post-operatorio.

 Chirurgia mini-invasiva, nuove tecnologie ed una grande esperienza maturata in tanti anni di casi comportano vantaggi concreti. Vieni a conoscerli di persona.

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Riabilitazione dopo protesi d’anca? Anche no se l’accesso è MININVASIVO ANTERIORE

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 Perché scegliere l’accesso mininvasivo anteriore?

Spesso i pazienti chiedono quale sia la terapia di riabilitazione post-operatoriarelativa all’accesso anteriore mininvasivo e successivamente quali possano essere le attivà sportive compatibili o più semplicemente entro quali limiti si possa praticare del movimento.

Le caratteristiche peculiari dell’accesso mininvasivo anteriore, ovvero passare il tra i muscoli senza inciderli o staccarli, facilitano la ripresa del movimento poiché l’assenza di danno muscolare consente a tutti i muscoli  dell’anca di partecipare attivamente alla ripresa del movimento senza ostacolarne il processo grazie all’assenza di dolore.

DA_Muscle_Hip-5116a1e46bf92b1043c0d1ceef075433a51e4c56171e3ee0d6db42f523c9a37c-2

Non sarà necessario limitare alcuni movimenti per evitare il rischio di lussazioni poiché grazie alla integrità di tutti i muscoli coinvolti nei movimenti dell’anca questo pericolo non esiste

Inoltre la natura stessa dell’accesso, situato sul lato anteriore, previene questa evenienza poiché nei movimenti di flessione, ovvero quando ci si accuccia o ci si siede, l’escursione di movimento dell’anca volge verso i glutei, zona assolutamente non interessata dall’intervento.

Il passaggio anatomico inter-muscolare caratteristico della mininvasiva anteriore consente di lavorare sull’anca senza effettuare alcun distacco o incisione e ciò permette al paziente di poter contare sull’integrità dei motori muscolari, questo a vantaggio di tutti i movimenti e di attività sportive eventualmente praticate.

La via inter-muscolare

L’accesso chirurgico mininvasivo anteriore è una via anatomica che sfrutta l’interstizio tra i muscoli sartorio e retto femorale (medialmente) ed il tensore della fascia lata (lateralmente) per accedere all’anca, senza inciderli o staccarli. 

SIOT 2009 5

Passare tra i muscoli senza inciderli o staccarli

Ogni altro accesso chirurgico all’anca, laterale (freccia azzurra) o postero-laterale (freccia verde) necessita l’incisione o il distacco delle inserzioni muscolari. Un passaggio anatomico inter-muscolare consente invece a chi pratica la mininvasiva anteriore di lavorare sull’anca senza effettuare alcun distacco o incisione. Tutto questo grazie anche all’impiego di nuovi impianti protesici e strumentari specifici

SIOT 2009 4

Il risultato è una immediata ripresa funzionale e la consapevolezza di avere al loro posto integre, tutte le strutture muscolo-tendinee dell’articolazione. Questo protegge il paziente dal rischio di lussazione insito negli interventi di artroprotesi d’anca e accelera di conseguenza il recupero post-operatorio.

Chirurgia mininvasiva, nuove tecnologie ed una grande esperienza maturata in tanti anni di casi comportano vantaggi concreti. Vieni a conoscerli di persona.


Il Dr Cammarano a sinistra, e il Dr De Peppo

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Riabilitazione dopo protesi d’anca? Anche no se l’accesso è MININVASIVO ANTERIORE

 Perché scegliere l’accesso mininvasivo anteriore?

Spesso i pazienti chiedono quale sia la terapia di riabilitazione post-operatoriarelativa all’accesso anteriore mininvasivo e successivamente quali possano essere le attivà sportive compatibili o più semplicemente entro quali limiti si possa praticare del movimento.

Le caratteristiche peculiari dell’accesso mininvasivo anteriore, ovvero passare il tra i muscoli senza inciderli o staccarli, facilitano la ripresa del movimento poiché l’assenza di danno muscolare consente a tutti i muscoli  dell’anca di partecipare attivamente alla ripresa del movimento senza ostacolarne il processo grazie all’assenza di dolore.

DA_Muscle_Hip-5116a1e46bf92b1043c0d1ceef075433a51e4c56171e3ee0d6db42f523c9a37c-2

Non sarà necessario limitare alcuni movimenti per evitare il rischio di lussazioni poiché grazie alla integrità di tutti i muscoli coinvolti nei movimenti dell’anca questo pericolo non esiste

Inoltre la natura stessa dell’accesso, situato sul lato anteriore, previene questa evenienza poiché nei movimenti di flessione, ovvero quando ci si accuccia o ci si siede, l’escursione di movimento dell’anca volge verso i glutei, zona assolutamente non interessata dall’intervento.

Il passaggio anatomico inter-muscolare caratteristico della mininvasiva anteriore consente di lavorare sull’anca senza effettuare alcun distacco o incisione e ciò permette al paziente di poter contare sull’integrità dei motori muscolari, questo a vantaggio di tutti i movimenti e di attività sportive eventualmente praticate.

La via inter-muscolare

L’accesso chirurgico mininvasivo anteriore è una via anatomica che sfrutta l’interstizio tra i muscoli sartorio e retto femorale (medialmente) ed il tensore della fascia lata (lateralmente) per accedere all’anca, senza inciderli o staccarli. 

SIOT 2009 5

Passare tra i muscoli senza inciderli o staccarli

Ogni altro accesso chirurgico all’anca, laterale (freccia azzurra) o postero-laterale (freccia verde) necessita l’incisione o il distacco delle inserzioni muscolari. Un passaggio anatomico inter-muscolare consente invece a chi pratica la mininvasiva anteriore di lavorare sull’anca senza effettuare alcun distacco o incisione. Tutto questo grazie anche all’impiego di nuovi impianti protesici e strumentari specifici

SIOT 2009 4

Il risultato è una immediata ripresa funzionale e la consapevolezza di avere al loro posto integre, tutte le strutture muscolo-tendinee dell’articolazione. Questo protegge il paziente dal rischio di lussazione insito negli interventi di artroprotesi d’anca e accelera di conseguenza il recupero post-operatorio.

Chirurgia mininvasiva, nuove tecnologie ed una grande esperienza maturata in tanti anni di casi comportano vantaggi concreti. Vieni a conoscerli di persona.


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Testimonianze dei Pazienti operati

Nel panorama mondiale relativo agli accessi chirurgici all’anca per l’intervento di protesi, l’Accesso Mininvasivo Anteriore merita una speciale e simpatica menzione “The Luxury Surgery”. Ciò non per riferirsi ovviamente al costo bensì alla elevatissima qualità della procedura chirurgica che include passaggi anatomici senza incidere o staccare i muscoli.

La curva di apprendimento per il chirurgo è molto lunga e spesso chi non affronta tale percorso per tempo non lo affronterà di sicuro in età matura. Chi al contrario come la nostra equipe (Dr Cammarano & Dr De Peppo) lo ha da sempre scelto come via preferenziale, non incontra particolari ostacoli e ne segue l’evoluzione.

Per il Dr. Germano Cammarano ed il Dr. Marco De Peppo, la protesi d’anca con accesso mininvasivo anteriore è una realtà suffragata da migliaia di pazienti operati con successo:

Primi utilizzatori in Italia
Primo Centro d’Eccellenza in Italia
Prima equipe in Italia per numero di pazienti operati

L’equipe del Dr. Cammarano e del Dr. De Peppo è oggi custode di una ragguardevole esperienza maturata in vent’anni di  casistica che premia chi sin dalle origini ha creduto che le nuove frontiere della protesica dell’anca dovessero innanzi tutto aiutare a ridurre al minimo i danni ai tessuti molli.

Questo consente oggi di controllare meglio il dolore post-operatorio, accelerare la riabilitazione e permettere ai pazienti di recuperare il loro stile di vita più rapidamente. Tutto ciò, unito a nuovi impianti protesici, tecnologie innovative e strumentari specificipermette oggi di eseguire routinariamente centinaia di interventi mini-invasivi ogni anno.

Perché scegliere l’accesso mininvasivo anteriore?

Spesso i pazienti chiedono quale sia la terapia di riabilitazione post-operatoria relativa all’accesso anteriore mininvasivo e successivamente quali possano essere le attivà sportive compatibili o più semplicemente entro quali limiti si possa praticare del movimento.

Le caratteristiche peculiari dell’accesso mininvasivo anteriore, ovvero passare il tra i muscoli senza inciderli o staccarli, facilitano la ripresa del movimento poiché l’assenza di danno muscolare consente a tutti i muscoli  dell’anca di partecipare attivamente alla ripresa del movimento senza ostacolarne il processo grazie all’assenza di dolore.

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Non sarà necessario limitare alcuni movimenti per evitare il rischio di lussazioni poiché grazie alla integrità di tutti i muscoli coinvolti nei movimenti dell’anca questo pericolo non esiste

Inoltre la natura stessa dell’accesso, situato sul lato anteriore, previene questa evenienza poiché nei movimenti di flessione, ovvero quando ci si accuccia o ci si siede, l’escursione di movimento dell’anca volge verso i glutei, zona assolutamente non interessata dall’intervento.

Il passaggio anatomico inter-muscolare caratteristico della mininvasiva anteriore consente di lavorare sull’anca senza effettuare alcun distacco o incisione e ciò permette al paziente di poter contare sull’integrità dei motori muscolari, questo a vantaggio di tutti i movimenti e di attività sportive eventualmente praticate.

La via inter-muscolare

L’accesso chirurgico mininvasivo anteriore è una via anatomica che sfrutta l’interstizio tra i muscoli sartorio e retto femorale (medialmente) ed il tensore della fascia lata (lateralmente) per accedere all’anca, senza inciderli o staccarli. 

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Passare tra i muscoli senza inciderli o staccarli

Ogni altro accesso chirurgico all’anca, laterale (freccia azzurra) o postero-laterale (freccia verde) necessita l’incisione o il distacco delle inserzioni muscolari. Un passaggio anatomico inter-muscolare consente invece a chi pratica la mininvasiva anteriore di lavorare sull’anca senza effettuare alcun distacco o incisione. Tutto questo grazie anche all’impiego di nuovi impianti protesici e strumentari specifici

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Protesidanca.net | Dr Cammarano & Dr De Peppo | 20 anni di Mininvasiva Anteriore | Il video dell’intervento

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“Passare tra i muscoli senza inciderli o staccarli”


L’accesso mininvasivo anteriore all’anca. Una realtà affermata.

IMG_6259_Fotor LIGHT GREY

Per il Dott. G. Cammarano ed il Dott. M. de Peppo, la protesica d’anca con accesso mininvasivo anteriore è una realtà suffragata da migliaia di pazienti operati con successo.

Primi in Italia a utilizzarla sin dal 2003

Prima struttura in Italia per numero di pazienti operati

Primo centro di riferimento in Italia dal 2003

L’equipe, che opera da sempre a Roma è oggi custode di una ragguardevole esperienza che premia chi sin dalle origini ha creduto che le nuove frontiere della protesica dell’anca dovessero innanzi tutto aiutare a ridurre al minimo i danni ai tessuti molli.

Questo consente oggi di controllare meglio il dolore post-operatorio, accelerare la riabilitazione e permettere ai pazienti di recuperare il loro stile di vita più rapidamente. Tutto ciò, unito a nuovi impianti protesici, tecnologie innovative e strumentari specifici, permette oggi di eseguire routinariamente centinaia di interventi mini-invasivi ogni anno.

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 Perché scegliere l’accesso mininvasivo anteriore?

DA_Muscle_Hip-5116a1e46bf92b1043c0d1ceef075433a51e4c56171e3ee0d6db42f523c9a37c-2

Da quando nell’ormai lontano 2003, per primi in Italia e tra i pochi al mondo, abbiamo deciso di intraprendere questo nuovo percorso, l’accesso mininvasivo anteriore all’anca è sempre cresciuto in popolarità.

Abbiamo visto affermarsi tra i pazienti questo nuovo approccio sempre di più e con orgoglio oggi possiamo dire che il merito di questa straordinaria storia di successo è anche il nostro.

Ci siamo fatti spazio attraverso i due approcci più utilizzati (laterale e postero-laterale) non senza la diffidenza che normalmente circonda chi si spinge verso nuove strade spostando più in avanti i propri limiti.

Ma dove risiede il segreto di questo successo? Cosa fa dell’accesso mininvasivo anteriore all’anca una via chirurgica cosi speciale?

La “mini anteriore” è una via anatomica che sfrutta l’interstizio tra i muscoli sartorio e retto femorale (medialmente) ed il tensore della fascia lata (lateralmente) per accedere all’anca, senza inciderli o staccarli.

SIOT 2009 5

Passare tra i muscoli senza inciderli o staccarli

Ogni altro accesso chirurgico all’anca, laterale (freccia azzurra) o postero-laterale (freccia verde) necessita l’incisione o il distacco delle inserzioni muscolari. Un passaggio anatomico inter-muscolare consente invece a chi pratica la mininvasiva anteriore di lavorare sull’anca senza effettuare alcun distacco o incisione. Tutto questo grazie anche all’impiego di nuovi impianti protesici e strumentari specifici

SIOT 2009 4

Il risultato è una immediata ripresa funzionale e la consapevolezza di avere al loro posto integre, tutte le strutture muscolo-tendinee dell’articolazione. Questo protegge il paziente dal rischio di lussazione insito negli interventi di artroprotesi d’anca e accelera di conseguenza il recupero post-operatorio.

 Chirurgia mini-invasiva, nuove tecnologie ed una grande esperienza maturata in tanti anni di casi comportano vantaggi concreti. Vieni a conoscerli di persona.

IMG_6259_Fotor LIGHT GREY

– La più grande casisitica in Italia –


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Dott. G. Cammarano +39 329 1214372 – ARS Medica 06 362081

Dott. M. de Peppo +39 329 1214439 – ARS Medica 06 362081


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Oppure riempire il form alla pagina dei contatti per essere richiamati.

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Nel panorama mondiale relativo agli accessi chirurgici all’anca per l’intervento di protesi, l’Accesso Mininvasivo Anteriore merita una speciale e simpatica menzione “The Luxury Surgery”. Ciò non per riferirsi ovviamente al costo bensì alla elevatissima qualità della procedura chirurgica che include passaggi anatomici senza incidere o staccare i muscoli.

La curva di apprendimento per il chirurgo è molto lunga e spesso chi non affronta tale percorso per tempo non lo affronterà di sicuro in età matura. Chi al contrario come la nostra equipe (Dr Cammarano & Dr De Peppo) lo ha da sempre scelto come via preferenziale, non incontra particolari ostacoli e ne segue l’evoluzione.

Per il Dr. Germano Cammarano ed il Dr. Marco De Peppo, la protesi d’anca con accesso mininvasivo anteriore è una realtà suffragata da migliaia di pazienti operati con successo:

Primi utilizzatori in Italia
Primo Centro d’Eccellenza in Italia
Prima equipe in Italia per numero di pazienti operati

L’equipe del Dr. Cammarano e del Dr. De Peppo è oggi custode di una ragguardevole esperienza maturata in vent’anni di  casistica che premia chi sin dalle origini ha creduto che le nuove frontiere della protesica dell’anca dovessero innanzi tutto aiutare a ridurre al minimo i danni ai tessuti molli.

Questo consente oggi di controllare meglio il dolore post-operatorio, accelerare la riabilitazione e permettere ai pazienti di recuperare il loro stile di vita più rapidamente. Tutto ciò, unito a nuovi impianti protesici, tecnologie innovative e strumentari specificipermette oggi di eseguire routinariamente centinaia di interventi mini-invasivi ogni anno.

Perché scegliere l’accesso mininvasivo anteriore?

Spesso i pazienti chiedono quale sia la terapia di riabilitazione post-operatoria relativa all’accesso anteriore mininvasivo e successivamente quali possano essere le attivà sportive compatibili o più semplicemente entro quali limiti si possa praticare del movimento.

Le caratteristiche peculiari dell’accesso mininvasivo anteriore, ovvero passare il tra i muscoli senza inciderli o staccarli, facilitano la ripresa del movimento poiché l’assenza di danno muscolare consente a tutti i muscoli  dell’anca di partecipare attivamente alla ripresa del movimento senza ostacolarne il processo grazie all’assenza di dolore.

DA_Muscle_Hip-5116a1e46bf92b1043c0d1ceef075433a51e4c56171e3ee0d6db42f523c9a37c-2

Non sarà necessario limitare alcuni movimenti per evitare il rischio di lussazioni poiché grazie alla integrità di tutti i muscoli coinvolti nei movimenti dell’anca questo pericolo non esiste

Inoltre la natura stessa dell’accesso, situato sul lato anteriore, previene questa evenienza poiché nei movimenti di flessione, ovvero quando ci si accuccia o ci si siede, l’escursione di movimento dell’anca volge verso i glutei, zona assolutamente non interessata dall’intervento.

Il passaggio anatomico inter-muscolare caratteristico della mininvasiva anteriore consente di lavorare sull’anca senza effettuare alcun distacco o incisione e ciò permette al paziente di poter contare sull’integrità dei motori muscolari, questo a vantaggio di tutti i movimenti e di attività sportive eventualmente praticate.

La via inter-muscolare

L’accesso chirurgico mininvasivo anteriore è una via anatomica che sfrutta l’interstizio tra i muscoli sartorio e retto femorale (medialmente) ed il tensore della fascia lata (lateralmente) per accedere all’anca, senza inciderli o staccarli. 

SIOT 2009 5

Passare tra i muscoli senza inciderli o staccarli

Ogni altro accesso chirurgico all’anca, laterale (freccia azzurra) o postero-laterale (freccia verde) necessita l’incisione o il distacco delle inserzioni muscolari. Un passaggio anatomico inter-muscolare consente invece a chi pratica la mininvasiva anteriore di lavorare sull’anca senza effettuare alcun distacco o incisione. Tutto questo grazie anche all’impiego di nuovi impianti protesici e strumentari specifici

SIOT 2009 4

Il risultato è una immediata ripresa funzionale e la consapevolezza di avere al loro posto integre, tutte le strutture muscolo-tendinee dell’articolazione. Questo protegge il paziente dal rischio di lussazione insito negli interventi di artroprotesi d’anca e accelera di conseguenza il recupero post-operatorio.

Chirurgia mininvasiva, nuove tecnologie ed una grande esperienza maturata in tanti anni di casi comportano vantaggi concreti. Vieni a conoscerli di persona.


Il Dr Cammarano a sinistra, e il Dr De Peppo

La più grande casistica in Italia

“PASSARE TRA I MUSCOLI SENZA INCIDERLI O STACCARLI”


Per visite in STUDIO a ROMA chiamare:

Dott. G. Cammarano +39 329 1214372 – ARS Medica 06 362081

Dott. M. de Peppo +39 329 1214439 – ARS Medica 06 362081

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Approccio anteriore all’anca

Protesidanca.net | Dr Cammarano & Dr De Peppo | L’Accesso Mininvasivo Anteriore “The Luxury Surgery”

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Nel panorama mondiale relativo agli accessi chirurgici all’anca per l’intervento di protesi, l’Accesso Mininvasivo Anteriore merita una speciale e simpatica menzione “The Luxury Surgery”. Ciò non per riferirsi al costo bensì alla elevatissima qualità chirurgica che sottintende passaggi anatomici senza incidere o staccare i muscoli.

La curva di apprendimento per il chirurgo è molto lunga e spesso chi non affronta tale percorso per tempo non lo affronterà di sicuro in età matura. Chi al contrario come la nostra equipe (Dr Cammarano & Dr De Peppo) lo ha da sempre scelto come via preferenziale, non incontra particolari ostacoli e ne segue l’evoluzione.

Perché scegliere l’accesso mininvasivo anteriore?

Spesso i pazienti chiedono quale sia la terapia di riabilitazione post-operatoria relativa all’accesso anteriore mininvasivo e successivamente quali possano essere le attivà sportive compatibili o più semplicemente entro quali limiti si possa praticare del movimento.

Le caratteristiche peculiari dell’accesso mininvasivo anteriore, ovvero passare il tra i muscoli senza inciderli o staccarli, facilitano la ripresa del movimento poiché l’assenza di danno muscolare consente a tutti i muscoli  dell’anca di partecipare attivamente alla ripresa del movimento senza ostacolarne il processo grazie all’assenza di dolore.

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Non sarà necessario limitare alcuni movimenti per evitare il rischio di lussazioni poiché grazie alla integrità di tutti i muscoli coinvolti nei movimenti dell’anca questo pericolo non esiste

Inoltre la natura stessa dell’accesso, situato sul lato anteriore, previene questa evenienza poiché nei movimenti di flessione, ovvero quando ci si accuccia o ci si siede, l’escursione di movimento dell’anca volge verso i glutei, zona assolutamente non interessata dall’intervento.

Il passaggio anatomico inter-muscolare caratteristico della mininvasiva anteriore consente di lavorare sull’anca senza effettuare alcun distacco o incisione e ciò permette al paziente di poter contare sull’integrità dei motori muscolari, questo a vantaggio di tutti i movimenti e di attività sportive eventualmente praticate.

La via inter-muscolare

L’accesso chirurgico mininvasivo anteriore è una via anatomica che sfrutta l’interstizio tra i muscoli sartorio e retto femorale (medialmente) ed il tensore della fascia lata (lateralmente) per accedere all’anca, senza inciderli o staccarli. 

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Passare tra i muscoli senza inciderli o staccarli

Ogni altro accesso chirurgico all’anca, laterale (freccia azzurra) o postero-laterale (freccia verde) necessita l’incisione o il distacco delle inserzioni muscolari. Un passaggio anatomico inter-muscolare consente invece a chi pratica la mininvasiva anteriore di lavorare sull’anca senza effettuare alcun distacco o incisione. Tutto questo grazie anche all’impiego di nuovi impianti protesici e strumentari specifici

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Il risultato è una immediata ripresa funzionale e la consapevolezza di avere al loro posto integre, tutte le strutture muscolo-tendinee dell’articolazione. Questo protegge il paziente dal rischio di lussazione insito negli interventi di artroprotesi d’anca e accelera di conseguenza il recupero post-operatorio.

Chirurgia mininvasiva, nuove tecnologie ed una grande esperienza maturata in tanti anni di casi comportano vantaggi concreti. Vieni a conoscerli di persona.


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È facile immaginare che il primo rischio successivo all’intervento di protesi d’anca è quello della lussazione. Già guardando questo video ci si rende conto di quanto sia più piccola la testa della protesi rispetto a quella del femore rimossa a causa dell’artrosi.

Allora qual è la strada per proteggere la nostra protesi dal rischio di lussazione? Sicuramente quella di lasciare intatti i motori muscolari dell’anca. Questo è possibile esclusivamente con l’accesso mininvasivo anteriore. Infatti passando tra i muscoli senza inciderli o staccarli l’articolazione rimarrà ben coesa e i muscoli con la loro tensione garantiranno una articolarità stabile e sicura.

Ma non finisce qui. Sono anche altri i vantaggi che questo straordinario accesso chirurgico ci offre.

Quali sono i vantaggi offerti dall’accesso mini-invasivo anteriore?

  • Un più rapido recupero post operatorio poiché permette al chirurgo di lavorare tra i muscoli e i tessuti senza staccarli o tagliarli mantenendoli integri.
  • Minore dolore muscolare = immediata ripresa della funzionalità dell’articolazione
  • Aiuta a prevenire il rischio di lussazioni protesiche mantenendo la nuova articolazione in sede proprio grazie alla conservazione integrale delle strutture muscolari. 
  • Rende minore la perdita ematica intra-operatoria.

 Perché scegliere l’accesso mininvasivo anteriore?

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Perche è una via anatomica che sfrutta l’interstizio tra i muscoli sartorio e retto femorale (medialmente) ed il tensore della fascia lata (lateralmente) per accedere all’anca, senza inciderli o staccarli. 

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Passare tra i muscoli senza inciderli o staccarli

Ogni altro accesso chirurgico all’anca, laterale (freccia azzurra) o postero-laterale (freccia verde) necessita l’incisione o il distacco delle inserzioni muscolari. Un passaggio anatomico inter-muscolare consente invece a chi pratica la mininvasiva anteriore di lavorare sull’anca senza effettuare alcun distacco o incisione. Tutto questo grazie anche all’impiego di nuovi impianti protesici e strumentari specifici

SIOT 2009 4

Il risultato è una immediata ripresa funzionale e la consapevolezza di avere al loro posto integre, tutte le strutture muscolo-tendinee dell’articolazione. Questo protegge il paziente dal rischio di lussazione insito negli interventi di artroprotesi d’anca e accelera di conseguenza il recupero post-operatorio.

Riprendere la vita di ogni giorno

Dopo ogni intervento chirurgico si apre una nuova fase per il paziente, quella che dal suo punto di vista diventa la più importante: la guarigione.

Ogni sforzo da parte del chirurgo è finalizzato al successo di questa ultima fase che rappresenta l’obbiettivo d’eccellenza che egli si prefigge prima di ogni atto chirurgico. 

Migliaia di casi maturati in quasi vent’anni di esperienza contribuiscono oggi a fare dell’accesso mini-invasivo all’anca una scelta sempre più condivisa, sia da parte dei pazienti che dei chirurghi.

15thAnniversary-1-570x227

Per il Prof. Germano Cammarano ed il Prof. Marco de Peppo, la protesica d’anca con accesso mininvasivo anteriore è una realtà suffragata da migliaia di pazienti operati con successo.

Prima struttura in Italia a utilizzarla sin dal 2003

Prima struttura in Italia per numero di pazienti operati

Primo centro di riferimento in Italia dal 2003

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Se disponete di immagini radiografiche delle vostre articolazioni potete inviarle alla nostra attenzione.
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Se sono in formato tradizionale:

Per potercele fornire è sufficiente fotografarle appoggiandole ad una superficie luminosa, come per esempio lo schermo di un computer purché sia aperto su di una pagina bianca. Dopodiché inviate le foto digitali alla nostra mail:

info@protesidanca.it

Se sono in formato digitale:

Potete semplicemente allegarle sempre alla nostra mail:

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Noi valuteremo il vostro caso e vi risponderemo con un consulto nel più breve tempo possibile.

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È facile immaginare che il primo rischio successiva all’intervento di protesi d’anca è quello della lussazione. Già guardando questo video ci si rende conto di quanto sia più piccola la testa della protesi rispetto a quella del femore rimossa a causa dell’artrosi.

Allora qual è la strada per proteggere la nostra protesi dal rischio di lussazione? Sicuramente quella di lasciare intatti i motori muscolari dell’anca. Questo è possibile esclusivamente con l’accesso mininvasivo anteriore. Infatti passando tra i muscoli senza inciderli o staccarli l’articolazione rimarrà ben coesa e i muscoli con la loro tensione garantiranno una articolarità stabile e sicura.

Ma non finisce qui. Sono anche altri i vantaggi che questo straordinario accesso chirurgico ci offre.

Quali sono i vantaggi offerti dall’accesso mini-invasivo anteriore?

  • Un più rapido recupero post operatorio poiché permette al chirurgo di lavorare tra i muscoli e i tessuti senza staccarli o tagliarli mantenendoli integri.
  • Minore dolore muscolare = immediata ripresa della funzionalità dell’articolazione
  • Aiuta a prevenire il rischio di lussazioni protesiche mantenendo la nuova articolazione in sede proprio grazie alla conservazione integrale delle strutture muscolari. 
  • Rende minore la perdita ematica intra-operatoria.

 Perché scegliere l’accesso mininvasivo anteriore?

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Perche è una via anatomica che sfrutta l’interstizio tra i muscoli sartorio e retto femorale (medialmente) ed il tensore della fascia lata (lateralmente) per accedere all’anca, senza inciderli o staccarli. 

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Ogni altro accesso chirurgico all’anca, laterale (freccia azzurra) o postero-laterale (freccia verde) necessita l’incisione o il distacco delle inserzioni muscolari. Un passaggio anatomico inter-muscolare consente invece a chi pratica la mininvasiva anteriore di lavorare sull’anca senza effettuare alcun distacco o incisione. Tutto questo grazie anche all’impiego di nuovi impianti protesici e strumentari specifici

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Il risultato è una immediata ripresa funzionale e la consapevolezza di avere al loro posto integre, tutte le strutture muscolo-tendinee dell’articolazione. Questo protegge il paziente dal rischio di lussazione insito negli interventi di artroprotesi d’anca e accelera di conseguenza il recupero post-operatorio.

Riprendere la vita di ogni giorno

Dopo ogni intervento chirurgico si apre una nuova fase per il paziente, quella che dal suo punto di vista diventa la più importante: la guarigione.

Ogni sforzo da parte del chirurgo è finalizzato al successo di questa ultima fase che rappresenta l’obbiettivo d’eccellenza che egli si prefigge prima di ogni atto chirurgico. 

Migliaia di casi maturati in quasi vent’anni di esperienza contribuiscono oggi a fare dell’accesso mini-invasivo all’anca una scelta sempre più condivisa, sia da parte dei pazienti che dei chirurghi.

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Per il Prof. Germano Cammarano ed il Prof. Marco de Peppo, la protesica d’anca con accesso mininvasivo anteriore è una realtà suffragata da migliaia di pazienti operati con successo.

Prima struttura in Italia a utilizzarla sin dal 2003

Prima struttura in Italia per numero di pazienti operati

Primo centro di riferimento in Italia dal 2003

 Chirurgia mini invasiva, nuove tecnologie ed una grande esperienza maturata in tanti anni di casi comportano vantaggi concreti. Vieni a conoscerli di persona.

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Se sono in formato tradizionale:

Per potercele fornire è sufficiente fotografarle appoggiandole ad una superficie luminosa, come per esempio lo schermo di un computer purché sia aperto su di una pagina bianca. Dopodiché inviate le foto digitali alla nostra mail:

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Se sono in formato digitale:

Potete semplicemente allegarle sempre alla nostra mail:

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