Protesidanca.net | Anca, Ginocchio, Spalla | Dal 2001 al 2019 più che raddoppiati gli interventi: uno ogni 2.4 minuti

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Il Dr Cammarano ed il Dr De Peppo durante un intervento di Protesi d’Anca Mininvasiva Anteriore a Roma – Ars Medica

Dal 2001 al 2019 il numero totale di impianti di protesi ortopediche in Italia è più che raddoppiato, con i 220.447 interventi del 2019 che rappresentano un intervento ogni 2.4 minuti. Questi i dati del Registro Italiano ArtroProtesi (RIAP)* – il sistema istituito presso l’ISS che raccoglie e analizza i dati degli interventi e dei dispositivi impiantati.

La crescita degli interventi di artroprotesi in Italia è stata mediamente del 4.2% all’anno. Il trend è legato all’aumento della longevità e all’elevata richiesta funzionale dei pazienti più giovani che stanno via via aumentando unitamente agli aggiornamenti tecnologici ed all’affermarsi dei nuovi accessi chirurgici mini invasivi. Nel 2020 il lockdown ha comportato il rinvio dell’intervento per più di 50.000 pazienti (quasi 1/4 del totale nazionale annuale).

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Il Dr Cammarano ed il Dr De Peppo

Secondo i dati del Report RIAP 2019 oltre il 20% degli interventi si concentra in Lombardia (era così anche nel 2001), seguita da Emilia-Romagna, Veneto, Toscana, Piemonte e Lazio. In queste sei regioni, si effettua oltre il 67% degli impianti. Nel Sud, le regioni più attive sono Campania, Puglia e Sicilia che in totale coprono oltre il 15% del volume nazionale.

Secondo i dati raccolti dal RIAP, nel 2018 l’età media dei pazienti operati per la protesi d’anca 74 anni per le donne e 68 anni per gli uomini. Il 60% sono donne.

*Cos’è il Registro Italiano Artroprotesi

Il Registro Italiano ArtroProtesi (RIAP)  è una base di dati sugli interventi di impianto di protesi ortopediche, la cui realizzazione è stata avviata dall’Istituto Superiore di Sanità su richiesta del Ministero della salute nel 2006. Il RIAP ha come obiettivo finale la tutela della salute e della sicurezza del paziente e nasce per organizzare la struttura informativa e collaborativa tra le varie istituzioni. Il Registro raccoglie i dati applicando una propria metodologia che considera le SDO integrate da un set minimo di informazioni aggiuntive indispensabili per effettuare le successive valutazioni di esito. L’obiettivo è raccogliere i dati di tutti gli interventi di protesi ortopediche (anca, ginocchio, spalla caviglia e, in futuro, altre articolazioni) effettuati in Italia, insieme alle informazioni relative al paziente, all’intervento effettuato e al dispositivo impiantato. In prossimo futuro sarà possibile, attraverso cosiddetta “analisi di sopravvivenza”, identificare le protesi con tassi di fallimento superiori alla media e supportare le regioni nell’avviare le procedure di monitoraggio delle condizioni cliniche dei pazienti a rischio. Il RIAP rappresenta una linea di attività del più ampio Registro Nazionale delle Protesi Impiantabili, istituito presso l’ISS dal DPCM 3/3/2017.

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Il Dr Cammarano, a sinistra, e il Dr De Peppo
Tornare al lavoro a 5 giorni dall'intervento

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Dott. M. de Peppo +39 329 1214439 – ARS Medica 06 362081

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Dal 2001 al 2019 il numero totale di impianti di protesi ortopediche in Italia è più che raddoppiato, con i 220.447 interventi del 2019 che rappresentano un intervento ogni 2.4 minuti. Questi i dati del Registro Italiano ArtroProtesi (RIAP)* – il sistema istituito presso l’ISS che raccoglie e analizza i dati degli interventi e dei dispositivi impiantati.

La crescita degli interventi di artroprotesi in Italia è stata mediamente del 4.2% all’anno. Il trend è legato all’aumento della longevità e all’elevata richiesta funzionale dei pazienti più giovani che stanno via via aumentando unitamente agli aggiornamenti tecnologici ed all’affermarsi dei nuovi accessi chirurgici mini invasivi. Nel 2020 il lockdown ha comportato il rinvio dell’intervento per più di 50.000 pazienti (quasi 1/4 del totale nazionale annuale).

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Secondo i dati del Report RIAP 2019 oltre il 20% degli interventi si concentra in Lombardia (era così anche nel 2001), seguita da Emilia-Romagna, Veneto, Toscana, Piemonte e Lazio. In queste sei regioni, si effettua oltre il 67% degli impianti. Nel Sud, le regioni più attive sono Campania, Puglia e Sicilia che in totale coprono oltre il 15% del volume nazionale.

Secondo i dati raccolti dal RIAP, nel 2018 l’età media dei pazienti operati per la protesi d’anca 74 anni per le donne e 68 anni per gli uomini. Il 60% sono donne.

*Cos’è il Registro Italiano Artroprotesi

Il Registro Italiano ArtroProtesi (RIAP)  è una base di dati sugli interventi di impianto di protesi ortopediche, la cui realizzazione è stata avviata dall’Istituto Superiore di Sanità su richiesta del Ministero della salute nel 2006. Il RIAP ha come obiettivo finale la tutela della salute e della sicurezza del paziente e nasce per organizzare la struttura informativa e collaborativa tra le varie istituzioni. Il Registro raccoglie i dati applicando una propria metodologia che considera le SDO integrate da un set minimo di informazioni aggiuntive indispensabili per effettuare le successive valutazioni di esito. L’obiettivo è raccogliere i dati di tutti gli interventi di protesi ortopediche (anca, ginocchio, spalla caviglia e, in futuro, altre articolazioni) effettuati in Italia, insieme alle informazioni relative al paziente, all’intervento effettuato e al dispositivo impiantato. In prossimo futuro sarà possibile, attraverso cosiddetta “analisi di sopravvivenza”, identificare le protesi con tassi di fallimento superiori alla media e supportare le regioni nell’avviare le procedure di monitoraggio delle condizioni cliniche dei pazienti a rischio. Il RIAP rappresenta una linea di attività del più ampio Registro Nazionale delle Protesi Impiantabili, istituito presso l’ISS dal DPCM 3/3/2017.

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