Raffaele, 62 anni, ci racconta come è stato possibile tornare a giocare a Padel a 2 mesi dall’intervento di protesi d’anca mininvasiva anteriore. La sua testimonianza è interessante per fare un confronto tra i diversi accessi chirurgici all’anca. Infatti Raffaele è stato operato la prima volta di protesi d’anca nel 2013 da un’altra equipe che ha utilizzato un accesso chirurgico tradizionale.
lo scorso ottobre 2020 si è sottoposto ad un secondo intervento di protesi all’altra anca con la nostra equipe e l’accesso chirurgico mininvasivo anteriore. Tolte le stampelle a un mese, nel dicembre 2020 già misurava la sua condizione fisica con una partitella a Padel. Questa intervista è stata realizzata nei primi giorni di marzo 2021 quando ormai di partite a Padel ne ha già messe in cantiere diverse.
Parlandoci del primo intervento del 2013 sottolinea quanto più lunghi siano stati i tempi di recupero, circa sei mesi. La differenza tra i due approcci si apprezza soprattutto nel post operatorio. I pazienti operati con l’accesso chirurgico mininvasivo anteriore mostrano dei tempi di ripresa molto rapidi, tendono a lasciare le stampelle molto prima e gestiscono con autonomia queste prime fasi del post operatorio. Lasciare integri i motori muscolari così preziosi al movimento rende più facile il recupero anche grazie al minor dolore.

La più grande casistica in Italia
“PASSARE TRA I MUSCOLI SENZA INCIDERLI O STACCARLI”
Per visite in STUDIO a ROMA chiamare:
Dott. G. Cammarano +39 329 1214372 – ARS Medica 06 362081
Dott. M. de Peppo +39 329 1214439 – ARS Medica 06 362081
INVIATECI LE VOSTRE IMMAGINI RADIOGRAFICHE