Protesidanca.net | Dr Cammarano & Dr De Peppo | La necrosi della testa femorale

La necrosi della testa femorale
Nella testa femorale a destra si notano zone scure di rarefazione ossea

L’osteonecrosi della testa del femore si manifesta quando viene meno il giusto approvvigionamento di sangue alla testa del femore. Il risultato è la morte delle cellule ossee della testa e il conseguente crollo strutturale. L’osteonecrosi è anche chiamata necrosi avascolare o necrosi asettica.

Fu il medico scozzese Alexander Munro ad identificarla per primo nella prima metà dell’800. Il Prof. Cruveilhier fu il primo ad attribuire il disturbo ad un’aberrazione della circolazione sanguigna nella testa del femore. Da allora la diagnosi di questo disturbo è via via cresciuta grazie all’evoluzione tecnologica tecnologia e ad una maggiore consapevolezza.

Prof. Alexander Munro La necrosi della testa femorale
Prof. Alexander Munro

L’osteonecrosi è ormai una malattia comunemente riconosciuta con una significativa morbilità (frequenza percentuale di una malattia in una collettività). La fase finale del processo è la grave distruzione della testa femorale con la degenerazione risultante dell’articolazione dell’anca. In molti pazienti, anche l’identificazione precoce non altera il risultato. Purtroppo, i pazienti che sono affetti da osteonecrosi sono giovani, di solito dal terzo al sesto decade di vita.

La necrosi della testa femorale
Nella testa femorale a destra zone chiare che indicano sclerotizzazione dell’osso

L’osteonecrosi può essere di origine traumatica o atraumatica. La forma traumatica ha un evento causale originante e viene isolata al particolare frammento osseo coinvolto. La forma atraumatica ha più eziologie e può coinvolgere più ossa. La forma traumatica di osteonecrosi si verifica nel 10% delle fratture del collo del femore composte, il 15-30% delle fratture del collo del femore scomposte e il 10% delle lussazioni dell’anca.

L’assunzione di corticosteroidi (cortisone) contribuisce alla forma atraumatica di osteonecrosi nel 5-25% dei pazienti. Il rapporto maschio-femmina è di circa 4:1. Almeno il 50% dei pazienti con osteonecrosi atraumatica dell’anca sono predisposti a quella bilaterale. Altre ossa possono essere coinvolte nella forma atraumatica, compresa la spalla, il ginocchio e l’astragalo.

La soluzione quando l’articolazione dell’anca è ormai compromessa è la artroprotesi d’anca. Terapie conservative non hanno gli esiti sperati nella quasi totalità dei casi lasciando al paziente la sola opzione protesica. Tecniche mininvasive applicate alla sostituzione totale dell’anca sono oggi un forte contributo ad una veloce ripresa funzionale soprattutto per il paziente giovane ed affetto da questa patologia.

Dr Cammarano Dr De Peppo | Protesidanca.net | L'accesso Mininvasivo Anteriore a Roma dal 2003 | Ars Medica Roma
Approccio anteriore all’anca

Dal 2003 a Roma l’equipe del Dr Cammarano e del Dr De Peppo sono stati i primi a Roma e in Italia a dedicarsi alla protesi d’anca con accesso mininvasivo anteriore contribuendo fortemente al successo di questo intervento oggi sempre più richiesto da giovani pazienti ad alta richiesta funzionale.

Quali sono i vantaggi dell’accesso mininvasivo anteriore?

  • Un più rapido recupero post operatorio poiché permette al chirurgo di lavorare tra i muscoli e i tessuti senza staccarli o tagliarli mantenendoli integri.
  • Minore dolore muscolare = immediata ripresa della funzionalità dell’articolazione
  • Aiuta a prevenire il rischio di lussazioni protesiche mantenendo la nuova articolazione in sede proprio grazie alla conservazione integrale delle strutture muscolari. 
  • Rende minore la perdita ematica intra-operatoria.
Dr Cammarano Dr De Peppo | Protesidanca.net | L'accesso Mininvasivo Anteriore a Roma dal 2003 | Ars Medica Roma
Il Dr Cammarano a sinistra, e il Dr De Peppo
Dr Cammarano Dr De Peppo | Protesidanca.net | L'accesso Mininvasivo Anteriore a Roma dal 2003 | Ars Medica Roma

La più grande casistica in Italia

“PASSARE TRA I MUSCOLI SENZA INCIDERLI O STACCARLI”


Per visite in STUDIO a ROMA chiamare:

Dott. G. Cammarano +39 329 1214372 – ARS Medica 06 362081

Dott. M. de Peppo +39 329 1214439 – ARS Medica 06 362081

INVIATECI LE VOSTRE IMMAGINI RADIOGRAFICHE

INFO@PROTESIDANCA.IT

CONTATTI


Clinica ARS Medica

Dr Cammarano Dr De Peppo | Protesidanca.net | L'accesso Mininvasivo Anteriore a Roma dal 2003 | Ars Medica Roma
Approccio anteriore all’anca

Protesidanca.net | Dr Cammarano & Dr De Peppo | Quanto durano e come sono fatte le protesi?

Dr Cammarano & Dr De Peppo | Protesidanca.net | Dolore alle anche? Inviaci le tue RX per un consulto gratuito on-line

Come è fatta una protesi d’anca?

In una sostituzione totale dell’anca, sia parte del femore che l’acetabolo del paziente vengono sostituiti con impianti protesici. In particolare, uno stelo in titanio viene inserito nel canale femorale appositamente preparato.

Attaccato al collo di questo stelo c’è è una sfera in metallo o in ceramica che sostituisce la testa originale del paziente. Questa sfera articolerà in un cuscinetto (chiamato anche inserto) in polietilene ad alta reticolazione o in ceramica a sua volta ancorato meccanicamente ad un involucro semi sferico sempre in titanio, detto cotile o coppa protesica. Questo involucro è inserito al bacino e completarà la nuova articolazione del paziente. 

Grazie ai progressi degli ultimi 30 anni, diversi tipi di materiali da impianto sono stati utilizzati e studiati, assieme anche a nuove procedure chirurgiche e strumentari sempre più evoluti. Ciò consente oggi al chirurgo soluzioni adeguate all’età del paziente e al suo stile di vita.

Fissazione dell’impianto all’osso

Oltre ai materiali relativi agli accoppiamenti testa / inserto acetabolare il chirurgo deve decidere se ancorare la protesi femorale all’osso utilizzando del cemento chirurgico o lasciare che sia l’osso con la sua attività di osteintegrazione a stabilizzare l’impianto ad esso.

Nel primo caso lo stelo femorale è in acciaio e piuttosto liscio, a volte lucidato a specchio. Nel secondo caso lo stelo è in titanio e può avere un’aspetto retto o “assomigliare” al canale femorale copiandone la forma. Questi ultimi sono detti “steli anatomici”.

Qui sopra una artroprotesi d’anca non cementata con stelo anatomico e cotile con inserto in polietilene.

Quanto dura un protesi d’anca?

Molti sono pazienti che ci rivolgono questa domanda. Non c’è una durata specifica sugli impianti, una sorta di “scadenza“. C’è da sottolineare però che negli ultimi 20 anni nuovi materiali soprattutto per quello che riguarda ceramiche e polietileni, hanno spostato questo limite oltre ogni previsione.

Quindi nella prospettiva di affrontare un intervento non c’è più da porsi la questione di quanto duri la protesi ma soprattutto, molto più importante, quella di poter riprendere il più rapidamente possibile il movimento in modo da poter garantire alla protesi un adeguato sostegno osseo, sempre.

Dr Cammarano Dr De Peppo | Protesidanca.net | L'accesso Mininvasivo Anteriore a Roma dal 2003 | Ars Medica Roma
Dr Cammarano Dr De Peppo | Protesidanca.net | L'accesso Mininvasivo Anteriore a Roma dal 2003 | Ars Medica Roma
Il Dr Cammarano, a sinistra, e il Dr De Peppo
Dr Cammarano Dr De Peppo | Protesidanca.net | L'accesso Mininvasivo Anteriore a Roma dal 2003 | Ars Medica Roma

La più grande casistica in Italia

“PASSARE TRA I MUSCOLI SENZA INCIDERLI O STACCARLI”


Per visite in STUDIO a ROMA chiamare:

Dott. G. Cammarano +39 329 1214372 – ARS Medica 06 362081

Dott. M. de Peppo +39 329 1214439 – ARS Medica 06 362081

INVIATECI LE VOSTRE IMMAGINI RADIOGRAFICHE

Dr Cammarano Dr De Peppo | Protesidanca.net | L'accesso Mininvasivo Anteriore a Roma dal 2003 | Ars Medica Roma

INFO@PROTESIDANCA.IT

CONTATTI


Clinica ARS Medica

Dr Cammarano Dr De Peppo | Protesidanca.net | L'accesso Mininvasivo Anteriore a Roma dal 2003 | Ars Medica Roma
Approccio anteriore all’anca

Protesidanca.net | Beach Tennis, Padel, Tennis. Tornare allo Sport dopo una Protesi d’Anca Mininvasiva Anteriore

Si potrebbe parlare di una nuova tendenza ma semplicemente sono sempre più giovani i pazienti che si sottopongono all’intervento di protesi d’anca mininvasiva anteriore. Questo grazie al grande follow-up che vede la protesi d’anca in cima agli interventi di maggior beneficio per il paziente che soffre di artrosi.

Si ritiene infatti che la protesi d’anca sia in assoluto l’intervento di maggior successo tra tutti gli interventi ortopedici negli ultimi trent’anni. Sono migliaia i pazienti operaio ogni anno e grazie a nuovi materiali e strumentari dedicati agli accessi chirurgici mininvasivi, i tempi di recupero ed il ritorno alla vita quotidiana sono paragonabili a quelli convenzionali.

Scegliere quindi di ritornare al movimento o fare sport è una naturale tendenza o prerogativa di quest’ultima generazione di pazienti. Vedere per credere…

Il Dr Cammarano a sinistra, e il Dr De Peppo

La più grande casistica in Italia

“PASSARE TRA I MUSCOLI SENZA INCIDERLI O STACCARLI”


Per visite in STUDIO a ROMA chiamare:

Dott. G. Cammarano +39 329 1214372 – ARS Medica 06 362081

Dott. M. de Peppo +39 329 1214439 – ARS Medica 06 362081

INVIATECI LE VOSTRE IMMAGINI RADIOGRAFICHE

INFO@PROTESIDANCA.IT

CONTATTI


Clinica ARS Medica

Approccio anteriore all’anca

Protesidanca.net | Inviaci le tue RX per un consulto gratuito | Campagna di prevenzione dell’artrosi dell’anca

Il Dr Cammarano a sinistra, e il Dr De Peppo
Inviaci le tue RX per un consulto gratuito

Sono più di 4 milioni gli italiani che soffrono di artrosi, vale a dire il 12% della popolazione. Si tratta di una malattia cronica, caratterizzata da una progressiva degenerazione di tutta l’articolazione che ne è interessata.

L’artrosi non fa distinzioni: può interessare in egual misura sia uomini che donne, giovani e meno giovani. Nella comparsa dell’artrosi, in particolare agli arti inferiori, gioca un ruolo chiave l’obesità. Perché crea un sovraccarico, soprattutto sulle articolazioni di anca, ginocchio, piede.

Chi ha l’artrosi ha maggiore difficoltà nella mobilità, e anche per questo fa meno attività fisica. Così si innesca un circolo vizioso, dannoso per il benessere in generale.

L’artrosi inizia sempre con sintomi lievi, e, se trascurati, portano gradualmente alla deformazione della cartilagine, delle ossa, dei tendini e dei muscoli interessati. Basterebbe trattarla tempestivamente, quando si presentano le prime avvisaglie, adottando innanzitutto uno stile di vita diverso da quello condotto fino a quel momento.

La prevenzione è sempre l’arma migliore anche perché si può limitare l’uso, che spesso diventa abuso, di antinfiammatori e antidolorifici che possono avere effetti collaterali nel lungo periodo sullo stomaco e sui reni.

È importante infine che i muscoli lavorino, perché sono essenziali nel coadiuvare la funzione dell’articolazione nel movimento. Se i muscoli non sono allenati, si lascia al solo scheletro il compito di muoverci e questo ha un costo sulle articolazioni.

Inviaci le tue RX per un consulto gratuito riconoscere lo stato delle due anche per intraprendere il giusto percorso di prevenzione o cura.

La più grande casistica in Italia

“PASSARE TRA I MUSCOLI SENZA INCIDERLI O STACCARLI”


Per visite in STUDIO a ROMA chiamare:

Dott. G. Cammarano +39 329 1214372 – ARS Medica 06 362081

Dott. M. de Peppo +39 329 1214439 – ARS Medica 06 362081

Inviaci le tue RX per un consulto gratuito

INVIATECI LE VOSTRE IMMAGINI RADIOGRAFICHE

INFO@PROTESIDANCA.IT

CONTATTI


Clinica ARS Medica

Approccio anteriore all’anca

Protesidanca.net | Dr Cammarano – Dr De Peppo | L’accesso Mininvasivo Anteriore all’anca. Dal 2003 a Roma il 1° Centro d’Eccellenza in Italia

L’accesso mini invasivo anteriore


L’accesso mininvasivo anteriore all’anca. Una realtà affermata.

IMG_6259_Fotor LIGHT GREY

Per il Dott. G. Cammarano ed il Dott. M. de Peppo, la protesica d’anca con accesso mininvasivo anteriore è una realtà suffragata da migliaia di pazienti operati con successo.

  • Primi in Italia a utilizzarla sin dal 2003
  • Prima struttura in Italia per numero di pazienti operati
  • Primo centro di riferimento in Italia dal 2003
15thAnniversary-1-570x227

L’equipe, che opera da sempre a Roma è oggi custode di una ragguardevole esperienza che premia chi sin dalle origini ha creduto che le nuove frontiere della protesica dell’anca dovessero innanzi tutto aiutare a ridurre al minimo i danni ai tessuti molli.

Questo consente oggi di controllare meglio il dolore post-operatorio, accelerare la riabilitazione e permettere ai pazienti di recuperare il loro stile di vita più rapidamente. Tutto ciò, unito a nuovi impianti protesici, tecnologie innovative e strumentari specifici, permette oggi di eseguire routinariamente centinaia di interventi mini-invasivi ogni anno.

Per visite in STUDIO chiamare:

Dott. G. Cammarano +39 329 1214372 – Studio  06 8551948

Dott. M. de Peppo +39 329 1214439 – Studio  06 362081


Clinica Ars Medica


 Perché scegliere l’accesso mininvasivo anteriore?

DA_Muscle_Hip-5116a1e46bf92b1043c0d1ceef075433a51e4c56171e3ee0d6db42f523c9a37c-2

Da quando nell’ormai lontano 2003, per primi in Italia e tra i pochi al mondo, abbiamo deciso di intraprendere questo nuovo percorso, l’accesso mininvasivo anteriore all’anca è sempre cresciuto in popolarità.

Abbiamo visto affermarsi tra i pazienti questo nuovo approccio sempre di più e con orgoglio oggi possiamo dire che il merito di questa straordinaria storia di successo è anche il nostro.

Ci siamo fatti spazio attraverso i due approcci più utilizzati (laterale e postero-laterale) non senza la diffidenza che normalmente circonda chi si spinge verso nuove strade spostando più in avanti i propri limiti.

Ma dove risiede il segreto di questo successo? Cosa fa dell’accesso mininvasivo anteriore all’anca una via chirurgica cosi speciale?

La “mini anteriore” è una via anatomica che sfrutta l’interstizio tra i muscoli sartorio e retto femorale (medialmente) ed il tensore della fascia lata (lateralmente) per accedere all’anca, senza inciderli o staccarli.

SIOT 2009 5

Passare tra i muscoli senza inciderli o staccarli

Ogni altro accesso chirurgico all’anca, laterale (freccia azzurra) o postero-laterale (freccia verde) necessita l’incisione o il distacco delle inserzioni muscolari. Un passaggio anatomico inter-muscolare consente invece a chi pratica la mininvasiva anteriore di lavorare sull’anca senza effettuare alcun distacco o incisione. Tutto questo grazie anche all’impiego di nuovi impianti protesici e strumentari specifici

SIOT 2009 4

Il risultato è una immediata ripresa funzionale e la consapevolezza di avere al loro posto integre, tutte le strutture muscolo-tendinee dell’articolazione. Questo protegge il paziente dal rischio di lussazione insito negli interventi di artroprotesi d’anca e accelera di conseguenza il recupero post-operatorio.

 Chirurgia mini-invasiva, nuove tecnologie ed una grande esperienza maturata in tanti anni di casi comportano vantaggi concreti. Vieni a conoscerli di persona.

IMG_6259_Fotor LIGHT GREY

15thAnniversary-1-570x227

– La più grande casisitica in Italia –


Per visite in STUDIO a ROMA chiamare:

Dott. G. Cammarano +39 329 1214372 – ARS MEDICA  06 362081

Dott. M. de Peppo +39 329 1214439 – ARS MEDICA 06 362081


info@protesidanca.it

Oppure riempire il form alla pagina dei contatti per essere richiamati.

Protesi d’Anca Mininvasiva Anteriore | Tornare in forma rapidamente e senza fisioterapia

15thAnniversary-1-570x227

LA PROTESI D’ANCA MININVASIVA ANTERIORE A ROMA DAL 2003

“Passare tra i muscoli senza inciderli o staccarli”


Spesso i pazienti chiedono quale sia la terapia di riabilitazione post-operatoria relativa all’accesso anteriore mininvasivo e successivamente quali possano essere le attivà sportive compatibili o più semplicemente entro quali limiti si possa praticare del movimento.

Dopo un intervento all’anca effettuato con accesso mininvasivo anteriore, grazie all’assenza del dolore che caratterizzava l’artrosi e ad una ritrovata articolarità i pazienti tornano gradualmente al movimento semplicemente ricominciando a camminare, a muoversi liberamente come un tempo.

Le caratteristiche peculiari dell’accesso mininvasivo anteriore, ovvero passare il tra i muscoli senza inciderli o staccarli, facilitano la ripresa del movimento poiché l’assenza di danno muscolare consente a tutti i muscoli  dell’anca di partecipare attivamente alla ripresa del movimento senza ostacolarne il processo grazie all’assenza di dolore.

Nel tratteggio il passaggio intermuscoalare della Mininvasiva Anteriore all’Anca

Non sarà necessario limitare alcuni movimenti per evitare il rischio di lussazioni poiché grazie alla integrità di tutti i muscoli coinvolti nei movimenti dell’anca questo pericolo non esiste

Inoltre la natura stessa dell’accesso, situato sul lato anteriore, previene questa evenienza poiché nei movimenti di flessione, ovvero quando ci si accuccia o ci si siede, l’escursione di movimento dell’anca volge verso i glutei, zona assolutamente non interessata dall’intervento.

Il passaggio anatomico inter-muscolare caratteristico della mininvasiva anteriore consente di lavorare sull’anca senza effettuare alcun distacco o incisione e ciò permette al paziente di poter contare sull’integrità dei motori muscolari, questo a vantaggio di tutti i movimenti e di attività sportive eventualmente praticate.

Se hai dolore alle anche e vuoi saperne di più contattataci o inviaci le tue RX ti daremo il nostro parere e ti indicheremo i percorso più idoneo ad affrontare il problema.

Il Dr Cammarano, a sinistra, e il Dr De Peppo

La più grande casistica in Italia

“PASSARE TRA I MUSCOLI SENZA INCIDERLI O STACCARLI”


Per visite in STUDIO a ROMA chiamare:

Dott. G. Cammarano +39 329 1214372 – ARS Medica 06 362081

Dott. M. de Peppo +39 329 1214439 – ARS Medica 06 362081

INVIATECI LE VOSTRE IMMAGINI RADIOGRAFICHE

INFO@PROTESIDANCA.IT

CONTATTI


Clinica ARS Medica

Approccio anteriore all’anca

Protesidanca.net | La Protesi d’Anca Mininvasiva Anteriore raccontata dai pazienti

La parola ai pazienti 

Migliaia sono le persone che dal 2003 si sono sottoposte ad un intervento di protesi d’anca con accesso mininvasivo anteriore affidandosi alla nostra èquipe. Abbiamo pensato di raccogliere qui alcune loro testimonianze in modo da soddisfare coloro che hanno il piacere di ascoltare dalla loro viva voce le impressioni “a caldo”.

Nulla è più convincente e comunicativo delle stesse parole dei pazienti. La loro esperienza è trasmessa nel linguaggio più semplice e comprensibile per un altro paziente ed il messaggio arriva a destinazione più diretto e veloce se messo in confronto a tante spiegazioni tecniche o scientifiche.

Da sempre abbiamo creduto che le testimonianze siano un fondamentale contributo alla nostra comunicazione, una fonte inesauribile di stimoli ed informazioni che danno il loro forte impulso al nostro percorso.

Sergio alla Maratona di Roma 2021
Sergio
Michele
Renato
Raffaele
Michele
Massimo
Schermata 2019-09-25 alle 21_Fotor
Alessandra
Antonio
Antonio
Pietro Shot
Pietro | Anestesista
Cinzia | Allenarsi nella corsa a 1 anno dall’intervento
Cinzia corre la Race for the Cure a 11 mesi dall’intervento!
Schermata 2018-04-08 alle 19_Fotor
Sergio
Schermata2018-02-06alle16_Fotor
Cinzia
Germana
Maria Teresa
Maurizio
Paolo
schermata-2016-09-25-alle-09_fotor
Roberto
schermata-2016-09-26-alle-13_fotor
Alessandro
schermata-2016-10-01-alle-20_fotor
Pietro
schermata-2016-10-13-alle-09_fotor
Piera

La più grande casistica in Italia

“PASSARE TRA I MUSCOLI SENZA INCIDERLI O STACCARLI”


Per visite in STUDIO a ROMA chiamare:

Dott. G. Cammarano +39 329 1214372 – ARS Medica 06 362081

Dott. M. de Peppo +39 329 1214439 – ARS Medica 06 362081

INVIATECI LE VOSTRE IMMAGINI RADIOGRAFICHE

INFO@PROTESIDANCA.IT

CONTATTI


Clinica ARS Medica

Inviaci le tue RX per un consulto gratuito

 

Protesidanca.net | Programmare un intervento di Mininvasiva Anteriore: il Planning pre-operatorio

L’atto chirurgico in sé non è che la “punta dell’iceberg” di un progetto che comincia ben prima del giorno dell’intervento. Quando il paziente è difronte alla prospettiva di affrontare un intervento di protesi d’anca mininvasiva anteriore, intraprende un percorso che step dopo step costituisce il planning pre-operatorio, ovvero il progetto dell’intervento vero e proprio.

Dopo gli esami clinici di rito al paziente vengono prescritti particolari proiezioni radiografiche dell’area da trattare, sulla quale vengono eseguite tutte le necessarie misurazioni per valutare dimensioni e orientamenti della protesi. Tutti i dati raccolti in questa fase vengono messi in relazione con lo status scheletrico del paziente valutato clinicamente. In questa fase si rilevano per esempio eventuali dismetrie (asimmetrie nella lunghezza degli arti) ed altri parametri biometrici da tenere in considerazione in fase chirurgica.

Il Dr Cammarano a sinistra, e il Dr De Peppo

La più grande casistica in Italia

“PASSARE TRA I MUSCOLI SENZA INCIDERLI O STACCARLI”


Per visite in STUDIO a ROMA chiamare:

Dott. G. Cammarano +39 329 1214372 – ARS Medica 06 362081

Dott. M. de Peppo +39 329 1214439 – ARS Medica 06 362081

INVIATECI LE VOSTRE IMMAGINI RADIOGRAFICHE

INFO@PROTESIDANCA.IT

CONTATTI


Clinica ARS Medica

Approccio anteriore all’anca

La Protesi d’Anca: una delle più significative innovazioni della medicina degli ultimi 40 anni

Una delle più significative innovazioni della medicina degli ultimi 40 anni

L’intervento di sostituzione protesica dell’anca (artroprotesi d’anca) è stato definito come una delle più significative innovazioni della medicina degli ultimi 40 anni. Ha aiutato milioni di persone a superare l’artrosi dolorosa, recuperare velocemente da traumi dell’anca e migliorare la qualità della vita.

Nuovi materialinuovi approcci chirurgici mini invasivi e protocolli di riabilitazione più efficaci offrono ai pazienti un futuro più attivo ed un ritorno rapido alla vita quotidiana.

DA_Muscle_Hip-5116a1e46bf92b1043c0d1ceef075433a51e4c56171e3ee0d6db42f523c9a37c-2
L’accesso mininvasivo anteriore all’anca

L’intervento di protesi d’anca non deve pregiudicare la pratica di attività sportive, al contrario, tornare in movimento deve ripristinare il corretto funzionamento dei motori muscolari da tempo meno tonici a causa del dolore.

La artroprotesi totale dell’anca

shutterstock_742330690
Artroprotesi totale dell’anca

Con la sostituzione totale dell’anca (artroprotesi totale) viene sostituita l’intera articolazione dell’anca, cioè la cavità acetabolare e la parte superiore del femore comprendente testa e collo. Questo tipo di intervento si esegue per artrosi(degenerazione della cartilagine dell’intera articolazione dell’anca) o per fratture dell’anca su pazienti giovani o comunque attivi. La protesi utilizzata è di conseguenza composta da 4 elementi: Stelo (in titanio), Testa (ceramica), Cotile (titanio), Inserto (polietilene)

102TriFit_TS_Hip_System_HiRes
Artroprotesi totale d’anca

L’endoprotesi

Nella sostituzione parziale (endoprotesi) viene sostituito con la protesi solo la parte prossimale del femore (testa e collo) lasciando intatto l’acetabolo. Questa procedura viene utilizzata solo per pazienti anziani o poco attivi con particolari patologie debilitanti dove è richiesto un intervento meno massivo.  L’impianto quindi sarà composto solo da stelo (acciaio), testa (acciaio) e una cupola (acciaio fuori e polietilene dentro) che articola su quest’ultima.

Unknown-4
Impianto per endoprotesi d’anca

Con queste due tipologie di impianto si copre la stragrande maggioranza degli interventi all’anca. L’unica eccezione riguarda la protesi cementata.

La protesi d’anca cementata

Essa è generalmente utilizzata quasi esclusivamente sulle endoprotesi o protesi parziali (vedi sopra), consiste nel poter cementare lo stelo protesico femorale (in acciaio anziché in titanio in questo caso) direttamente nel femore. Ciò consente l’immediata stabilità dello stelo che viene bloccato dal cemento all’interno dell’osso.

exeter-stem
Stelo femorale da cementare

Non è quindi necessario attendere la presa ossea biologica (osteointegrazione) come avviene per gli steli in titanio tradizionali, ciò consente al paziente di deambulare immediatamente. Si usa per lo più su pazienti anziani poco attivi e con scarsa qualità dell’osso cosi da poterli rimettere in movimento rapidamente evitando complicazioni legate alla degenza.

Per queste od altri tipi di curiosità o domande non esitare a contattarci o prenotare una visita per approfondire lo stato delle tue articolazioni.

Il Dr Cammarano a sinistra, e il Dr De Peppo

La più grande casistica in Italia

“PASSARE TRA I MUSCOLI SENZA INCIDERLI O STACCARLI”


Per visite in STUDIO a ROMA chiamare:

Dott. G. Cammarano +39 329 1214372 – ARS Medica 06 362081

Dott. M. de Peppo +39 329 1214439 – ARS Medica 06 362081

INVIATECI LE VOSTRE IMMAGINI RADIOGRAFICHE

INFO@PROTESIDANCA.IT

CONTATTI


Clinica ARS Medica

Approccio anteriore all’anca

Protesi d’anca Mininvasiva | Il ritorno alla attività sportiva è una delle domande più frequenti dei pazienti 

Il ritorno alla attività sportiva è una delle domande più frequenti dei pazienti e il desiderio di ritorno ad una specifica attività sportiva è oggi un fattore determinante nel decidere di sottoporsi all’intervento. La maggior parte dei pazienti ha indicato come principale spinta all’intervento il sollievo da un dolore divenuto asfissiante, ma sono molti quelli vedono il ritorno allo sport come motivazione primaria. Diversi studi hanno cercato di chiarire quali sport i pazienti possano riprendere più facilmente e quale sia il livello che possono essere in grado di ritrovare.

Roger Federer in azione

Tra i vari sport praticati da pazienti operati ci sono anche attività ad alto impatto come jogging ad esempio ma sono anche molti i pazienti che hanno preferito passare a sport a minore impatto su consiglio di medici o fisioterapisti. Ultimamente uno degli sport precedentemente definiti ad alto impatto, il tennis, è stato invece rimosso da tale considerazione. Studi scientifici hanno dimostrato che giocare a tennis non mettere in pericolo la sopravvivenza dell’impianto e questo grazie anche alla sempre presenza in campo di giovani pazienti operati.

Federer e Nadal in doppio

Il Tennis non agonistico specialmente nel doppio, non presenta particolari controindicazioni sia dal punto di vista degli spostamenti, che da quello del carico, in particolar modo quando è giocato sulla terra rossa. Nuovi sport della racchetta come il Padel ad esempio, si sono affacciati sul panorama mondiale. Di conseguenza sempre più crescente è la richiesta dei pazienti, soprattutto i più giovani e ad alta richiesta funzionale, di tornare presto allo sport ed al movimento. https://protesidanca.net/info/latroprotesi-danca/laccesso-mininvasivo-anteriore/

Approccio anteriore all’anca

Proprio per questo esiste oggi l’accesso mininvasivo anteriore all’anca che consente di impiantare una protesi senza incidere con staccare i muscoli. Questo comporta minor dolore, minore perdita ematica e un ritorno al movimento pressoché immediato.

Il Dr Cammarano a sinistra, e il Dr De Peppo

La più grande casistica in Italia

“PASSARE TRA I MUSCOLI SENZA INCIDERLI O STACCARLI”


Per visite in STUDIO a ROMA chiamare:

Dott. G. Cammarano +39 329 1214372 – ARS Medica 06 362081

Dott. M. de Peppo +39 329 1214439 – ARS Medica 06 362081

INVIATECI LE VOSTRE IMMAGINI RADIOGRAFICHE

INFO@PROTESIDANCA.IT

CONTATTI


Clinica ARS Medica