Protesidanca.net | La Mininvasiva Anteriore a Roma dal 2003 | Com’è fatta una protesi d’anca?

Una delle più significative innovazioni della medicina degli ultimi 40 anni

L’intervento di sostituzione protesica dell’anca (artroprotesi d’anca) è stato definito come una delle più significative innovazioni della medicina degli ultimi 40 anni. Ha aiutato milioni di persone a superare l’artrosi dolorosa, recuperare velocemente da traumi dell’anca e migliorare la qualità della vita.

Nuovi materialinuovi approcci chirurgici mini invasivi e protocolli di riabilitazione più efficaci offrono ai pazienti un futuro più attivo ed un ritorno rapido alla vita quotidiana.

DA_Muscle_Hip-5116a1e46bf92b1043c0d1ceef075433a51e4c56171e3ee0d6db42f523c9a37c-2
L’accesso mininvasivo anteriore all’anca

L’intervento di protesi d’anca non deve pregiudicare la pratica di attività sportive, al contrario, tornare in movimento deve ripristinare il corretto funzionamento dei motori muscolari da tempo meno tonici a causa del dolore.

La artroprotesi totale dell’anca

shutterstock_742330690
Artroprotesi totale dell’anca

Con la sostituzione totale dell’anca (artroprotesi totale) viene sostituita l’intera articolazione dell’anca, cioè la cavità acetabolare e la parte superiore del femore comprendente testa e collo. Questo tipo di intervento si esegue per artrosi(degenerazione della cartilagine dell’intera articolazione dell’anca) o per fratture dell’anca su pazienti giovani o comunque attivi. La protesi utilizzata è di conseguenza composta da 4 elementi: Stelo (in titanio), Testa (ceramica), Cotile (titanio), Inserto (polietilene)

102TriFit_TS_Hip_System_HiRes
Artroprotesi totale d’anca

L’endoprotesi

Nella sostituzione parziale (endoprotesi) viene sostituito con la protesi solo la parte prossimale del femore (testa e collo) lasciando intatto l’acetabolo. Questa procedura viene utilizzata solo per pazienti anziani o poco attivi con particolari patologie debilitanti dove è richiesto un intervento meno massivo.  L’impianto quindi sarà composto solo da stelo (acciaio), testa (acciaio) e una cupola (acciaio fuori e polietilene dentro) che articola su quest’ultima.

Unknown-4
Impianto per endoprotesi d’anca

Con queste due tipologie di impianto si copre la stragrande maggioranza degli interventi all’anca. L’unica eccezione riguarda la protesi cementata.

La protesi d’anca cementata

Essa è generalmente utilizzata quasi esclusivamente sulle endoprotesi o protesi parziali (vedi sopra), consiste nel poter cementare lo stelo protesico femorale (in acciaio anziché in titanio in questo caso) direttamente nel femore. Ciò consente l’immediata stabilità dello stelo che viene bloccato dal cemento all’interno dell’osso.

exeter-stem
Stelo femorale da cementare

Non è quindi necessario attendere la presa ossea biologica (osteointegrazione) come avviene per gli steli in titanio tradizionali, ciò consente al paziente di deambulare immediatamente. Si usa per lo più su pazienti anziani poco attivi e con scarsa qualità dell’osso cosi da poterli rimettere in movimento rapidamente evitando complicazioni legate alla degenza.

Per queste od altri tipi di curiosità o domande non esitare a contattarci o prenotare una visita per approfondire lo stato delle tue articolazioni.

Il Dr Cammarano a sinistra, e il Dr De Peppo

La più grande casistica in Italia

“PASSARE TRA I MUSCOLI SENZA INCIDERLI O STACCARLI”


Per visite in STUDIO a ROMA chiamare:

Dott. G. Cammarano +39 329 1214372 – ARS Medica 06 362081

Dott. M. de Peppo +39 329 1214439 – ARS Medica 06 362081

INVIATECI LE VOSTRE IMMAGINI RADIOGRAFICHE

INFO@PROTESIDANCA.IT

CONTATTI


Clinica ARS Medica

Approccio anteriore all’anca

Protesi Anca, Ginocchio, Spalla | Dal 2001 al 2019 più che raddoppiati gli interventi: uno ogni 2.4 minuti

Il Dr Cammarano ed il Dr De Peppo durante un intervento di Protesi d’Anca Mininvasiva Anteriore a Roma – Ars Medica

Dal 2001 al 2019 il numero totale di impianti di protesi ortopediche in Italia è più che raddoppiato, con i 220.447 interventi del 2019 che rappresentano un intervento ogni 2.4 minuti. Questi i dati del Registro Italiano ArtroProtesi (RIAP)* – il sistema istituito presso l’ISS che raccoglie e analizza i dati degli interventi e dei dispositivi impiantati.

La crescita degli interventi di artroprotesi in Italia è stata mediamente del 4.2% all’anno. Il trend è legato all’aumento della longevità e all’elevata richiesta funzionale dei pazienti più giovani che stanno via via aumentando unitamente agli aggiornamenti tecnologici ed all’affermarsi dei nuovi accessi chirurgici mini invasivi. Nel 2020 il lockdown ha comportato il rinvio dell’intervento per più di 50.000 pazienti (quasi 1/4 del totale nazionale annuale).

Il Dr Cammarano ed il Dr De Peppo

Secondo i dati del Report RIAP 2019 oltre il 20% degli interventi si concentra in Lombardia (era così anche nel 2001), seguita da Emilia-Romagna, Veneto, Toscana, Piemonte e Lazio. In queste sei regioni, si effettua oltre il 67% degli impianti. Nel Sud, le regioni più attive sono Campania, Puglia e Sicilia che in totale coprono oltre il 15% del volume nazionale.

Secondo i dati raccolti dal RIAP, nel 2018 l’età media dei pazienti operati per la protesi d’anca 74 anni per le donne e 68 anni per gli uomini. Il 60% sono donne.

*Cos’è il Registro Italiano Artroprotesi

Il Registro Italiano ArtroProtesi (RIAP)  è una base di dati sugli interventi di impianto di protesi ortopediche, la cui realizzazione è stata avviata dall’Istituto Superiore di Sanità su richiesta del Ministero della salute nel 2006. Il RIAP ha come obiettivo finale la tutela della salute e della sicurezza del paziente e nasce per organizzare la struttura informativa e collaborativa tra le varie istituzioni. Il Registro raccoglie i dati applicando una propria metodologia che considera le SDO integrate da un set minimo di informazioni aggiuntive indispensabili per effettuare le successive valutazioni di esito. L’obiettivo è raccogliere i dati di tutti gli interventi di protesi ortopediche (anca, ginocchio, spalla caviglia e, in futuro, altre articolazioni) effettuati in Italia, insieme alle informazioni relative al paziente, all’intervento effettuato e al dispositivo impiantato. In prossimo futuro sarà possibile, attraverso cosiddetta “analisi di sopravvivenza”, identificare le protesi con tassi di fallimento superiori alla media e supportare le regioni nell’avviare le procedure di monitoraggio delle condizioni cliniche dei pazienti a rischio. Il RIAP rappresenta una linea di attività del più ampio Registro Nazionale delle Protesi Impiantabili, istituito presso l’ISS dal DPCM 3/3/2017.

Il Dr Cammarano, a sinistra, e il Dr De Peppo

La più grande casistica in Italia

“PASSARE TRA I MUSCOLI SENZA INCIDERLI O STACCARLI”


Per visite in STUDIO a ROMA chiamare:

Dott. G. Cammarano +39 329 1214372 – ARS Medica 06 362081

Dott. M. de Peppo +39 329 1214439 – ARS Medica 06 362081

INVIATECI LE VOSTRE IMMAGINI RADIOGRAFICHE

INFO@PROTESIDANCA.IT

CONTATTI


Clinica ARS Medica

Approccio anteriore all’anca

Un articolo pubblicato sul “Philadelphia Inquirer” evidenzia la crescente popolarità degli approcci mininvasivi nella protesi d’anca

Un articolo pubblicato sul Philadelphia Inquirer evidenzia la crescente popolarità degli approcci mininvasivi della chirurgia protesica dell’anca.

Ci fa piacere notare quanto il nostro lavoro, iniziato nel lontano 2003, abbia avuto il giusto riconoscimento nel tempo. Inizialmente affrontare un percorso basato sulla chirurgia mininvasiva anteriore, in controtendenza a tutti gli approcci più diffusi come quello laterale o postero-laterale, voleva dire scostarsi completamente da tutto ciò che allora era considerato il gold standard.

I tre principali accessi chirurgici all’anca a confronto. In GIALLO quello anteriore, in CELESTE quello laterale ed in VERDE il posterolaterale

Sapevamo ed eravamo profondamente convinti che i grandi vantaggi dell’approccio anteriore mininvasivo avrebbero ben presto evidenziato i loro pregi. Ed oggi, 18 anni dopo l’inizio di questa avventura, ne raccogliamo i frutti.

Ovviamente teniamo sempre in considerazione che l’intervento di sostituzione protesica dell’anca è un atto di grande chirurgia e necessita comunque forte competenza e perizia, e come per tutti gli ambiti della chirurgia presenta rischi operatori anche indipendenti dalla volontà e dalla grande abilità del chirurgo.

Ciò detto, I risultati del nostro percorso iniziato nel 2003 non sono tardati ad essere evidenti e sono stati ovviamente esclusivamente i pazienti a comunicarceli.

Il passaggio inter-muscolare dell’approccio mininvasivo anteriore all’anca

Spesso i pazienti chiedono quale sia la terapia di riabilitazione post-operatoria relativa all’accesso anteriore mininvasivo e successivamente quali possano essere le attivà sportive compatibili o più semplicemente entro quali limiti si possa praticare del movimento.

Le caratteristiche peculiari dell’accesso mininvasivo anteriore, ovvero passare il tra i muscoli senza inciderli o staccarli, facilitano la ripresa del movimento poiché l’assenza di danno muscolare consente a tutti i muscoli dell’anca di partecipare attivamente alla ripresa del movimento senza ostacolarne il processo grazie all’assenza di dolore.

Non sarà necessario limitare alcuni movimenti per evitare il rischio di lussazioni poiché grazie alla integrità di tutti i muscoli coinvolti nei movimenti dell’anca questo pericolo non esiste

Inoltre la natura stessa dell’accesso, situato sul lato anteriore, previene questa evenienza poiché nei movimenti di flessione, ovvero quando ci si accuccia o ci si siede, l’escursione di movimento dell’anca volge verso i glutei, zona assolutamente non interessata dall’intervento.

Il passaggio anatomico inter-muscolare caratteristico della mininvasiva anteriore consente di lavorare sull’anca senza effettuare alcun distacco o incisione e ciò permette al paziente di poter contare sull’integrità dei motori muscolari, questo a vantaggio di tutti i movimenti e di attività sportive eventualmente praticate.

The Philadelphia Inquirer - Organizations - OpenDataPhilly

Di seguito, riportiamo un estratto dell’articolo del Philadelphia Inquirer:

Circa mezzo milione di persone negli Stati Uniti hanno subito un intervento chirurgico di sostituzione dell’anca nel 2019, secondo C. Lowry Barnes, presidente dell’Associazione dei chirurghi dell’anca e del ginocchio, con sede a Little Rock, Ark. Questo dato è in aumento rispetto ai circa 375.000 di solo 5 anni fà . Si stima che circa 1 milione di anche verranno protesizzate ogni anno entro il 2030, in parte grazie allo stile di vita sempre più attivo degli americani e alla fiducia nelle nuove tecnologie mediche.

Sono stati compiuti sviluppi significativi negli approcci chirurgici negli interventi di protesi d’anca, con per esempio la robotica per garantire la precisione nel posizionamento della protesi. Sempre più persone optano per l’approccio anteriore, in cui i pazienti sono in posizione supina ed il chirurgo entra dalla parte anteriore tra i gruppi muscolari. “È proprio come separare le tende, quindi ti offre una finestra sull’anca senza staccare i muscoli”, ha detto Nelson, professore di chirurgia ortopedica alla Penn Medicine.

La moderna sostituzione protesica dell’anca è stata sviluppata negli anni ’60 con l’approccio laterale, in cui il medico pratica una lunga incisione sul lato dell’anca, dividendo i muscoli abduttori, consentendo all’anca di essere lussata e vista dal chirurgo. Il più comune oggi è l’approccio posteriore, in cui i pazienti sono sdraiati su un fianco e il chirurgo entra dietro i muscoli abduttori. Ma il metodo anteriore sta guadagnando popolarità man mano che sempre più chirurghi imparano ad utilizzarlo. Si approccia l’anca dalla parte anteriore, nell’intervallo tra due gruppi di muscoli.” Pubblicato sul Philadelphia Inquirer il 7 ottobre 2021.

Il Dr Cammarano a sinistra, e il Dr De Peppo

La più grande casistica in Italia

“PASSARE TRA I MUSCOLI SENZA INCIDERLI O STACCARLI”


Per visite in STUDIO a ROMA chiamare:

Dott. G. Cammarano +39 329 1214372 – ARS Medica 06 362081

Dott. M. de Peppo +39 329 1214439 – ARS Medica 06 362081

INVIATECI LE VOSTRE IMMAGINI RADIOGRAFICHE

INFO@PROTESIDANCA.IT

CONTATTI


Clinica ARS Medica

Approccio anteriore all’anca

Cos’è l’artrosi e come si affronta un percorso di cura

Artrosi

L’ artrosi è una malattia degenerativa, cronica e progressiva delle articolazioni. E’ molto diffusa e ne soffrono oltre 4 milioni di persone in Italia. Colpisce la maggior parte delle persone anziane, ma può colpire anche soggetti giovani. E’ legata solitamente a traumi pregressi, obesità, malformazioni degli arti e attività lavorative usuranti.

consigli-prevenire-artrosi

Sintomi

Il sintomo più frequente lamentato dal malato è il dolore. Si accentua con il movimento e si riduce con il riposo. Raramente insorge durante il sonno. Con il progredire della malattia può essere presente anche a riposo e accompagnarsi alla sensazione di rigidità e limitazione funzionale, più o meno invalidante.

hip-pain

Diagnosi

Una accurata visita medica e alcune indagini radiografiche consentono di porre una diagnosi corretta. Ma è difficile fare una diagnosi precoce, in anticipo sul decorso della malattia, poiché generalmente i sintomi compaiono quando le lesioni degenerative sono già evidenti ed evolute.

JBO_17_1_017007_f002

Terapia

Le indicazioni terapeutiche che si possono fornire comprendono: terapie fisiche e riabilitative, farmaci antiinfiammatori non steroidei ad azione analgesica, trattamento infiltrativo intra-articolare con sostanze atte a migliorare la lubrificazione dell’articolazione.

C_4_articolo_2115137_upiImagepp

L’intervento di artroprotesi

Quando la malattia è evoluta e l’inabilità e il dolore sono irreversibili, la soluzione chirurgica ortopedica, rappresentata dall’intervento di artroprotesi, può offrire grandi vantaggi e migliorare consistentemente la qualità di vita. Nelle immagini un esempio di artroprotesi d’anca con stelo anatomico non cementato.

Spesso i pazienti ci chiedono quale sia la terapia di riabilitazione post-operatoriarelativa all’accesso anteriore mininvasivo e successivamente quali possano essere le attivà sportive compatibili o più semplicemente entro quali limiti si possa praticare del movimento.

Le caratteristiche peculiari dell’accesso mininvasivo anteriore, ovvero passare il tra i muscoli senza inciderli o staccarli, facilitano la ripresa del movimento poiché l’assenza di danno muscolare consente a tutti i muscoli  dell’anca di partecipare attivamente alla ripresa del movimento senza ostacolarne il processo grazie all’assenza di dolore.

Se soffri di artrosi dell’anca non continuare a sopportare il dolore, contattaci per programmare un percorso risolutivo su misura per te.

Il Dr Cammarano a sinistra, e il Dr De Peppo

La più grande casistica in Italia

“PASSARE TRA I MUSCOLI SENZA INCIDERLI O STACCARLI”


Per visite in STUDIO a ROMA chiamare:

Dott. G. Cammarano +39 329 1214372 – ARS Medica 06 362081

Dott. M. de Peppo +39 329 1214439 – ARS Medica 06 362081

INVIATECI LE VOSTRE IMMAGINI RADIOGRAFICHE

INFO@PROTESIDANCA.IT

CONTATTI


Clinica ARS Medica

Approccio anteriore all’anca

Repetita iuvant | Vieni a scoprire perché ogni anno centinaia di persone si affidano alla Protesi d’Anca Mininvasiva Anteriore

IMG_6259_Fotor LIGHT GREY
Il Dr Cammarano a sinistra, e il Dr De Peppo

Parlano i numeri

Per il Dr. Germano Cammarano ed il Dr. Marco De Peppo, la protesi d’anca con accesso mininvasivo anteriore è una realtà suffragata da migliaia di pazienti operati con successo.

 Primi utilizzatori in Italia sin dal 2003
Prima equipe in Italia per numero di pazienti operati
Primo centro di riferimento in Italia dal 2003

L’equipe del Dr. Cammarano e del Dr. De Peppo è oggi custode di una ragguardevole esperienza maturata in quasi vent’anni di  casistica che premia chi sin dalle origini ha creduto che le nuove frontiere della protesica dell’anca dovessero innanzi tutto aiutare a ridurre al minimo i danni ai tessuti molli.

Questo consente oggi di controllare meglio il dolore post-operatorio, accelerare la riabilitazione e permettere ai pazienti di recuperare il loro stile di vita più rapidamente. Tutto ciò, unito a nuovi impianti protesici, tecnologie innovative e strumentari specifici, permette oggi di eseguire routinariamente centinaia di interventi mini-invasivi ogni anno.

“Passare tra i muscoli senza inciderli o staccarli”

15thAnniversary-1-570x227

Per visite in STUDIO chiamare:

Dott. G. Cammarano +39 329 1214372 – Ars Medica  06 362081

Dott. M. de Peppo +39 329 1214439 – Ars Medica  06 362081

Protesidanca.net

Approccio anteriore all’anca


La più grande casistica in Italia

“PASSARE TRA I MUSCOLI SENZA INCIDERLI O STACCARLI”


Per visite in STUDIO a ROMA chiamare:

Dott. G. Cammarano +39 329 1214372 – ARS Medica 06 362081

Dott. M. de Peppo +39 329 1214439 – ARS Medica 06 362081

INVIATECI LE VOSTRE IMMAGINI RADIOGRAFICHE

INFO@PROTESIDANCA.IT

CONTATTI


Clinica ARS Medica

 

Soffrire di artrosi all’anca è frustrante. Tornare in forma deve essere una grandiosa esperienza!

Il Dr Cammarano a sinistra, e il Dr De Peppo

“Soffrire di artrosi all’anca è frustrante. Tornare in forma deve essere una grandiosa esperienza”


La differenza è tutta nell’esperienza. Il Dott. Cammarano e il Dott. De Peppo sono stati tra i primi in Italia e in Europa a dedicarsi all’accesso mini invasivo anteriore all’ancaDal 2003 partendo dal CTO di Roma migliaia sono i pazienti operati e moltissimi sono stati i chirurghi che hanno frequentato i loro corsi su questo rivoluzionario accesso chirurgico per la protesi d’anca.

La filosofia del Team è fornire ai pazienti la migliore esperienza associata al miglior risultato. Questo processo comincia già alla prima visita e significa attenzione personale ai dettagli e cura del paziente in ogni fase.

Da quel momento il paziente è costantemente in contatto con il Team, 24 ore su 24. L’attenzione personale ai dettagli e la massima focalizzazione sono le caratteristiche principali dell’esperienza del paziente con il Team di protesidnca.net fondato dal Dott. Cammarano e dal Dott. De Peppo.

Collage_Fotor 3
La parola ai Pazienti

Questa esperienza si intraprende discutendo con i chirughi i propri obiettivi di recupero del movimento e risolvendo qualsiasi dubbio si possa avere, inoltre programmando l’intervento chirurgico e un piano di assistenza personalizzato in base alle proprie esigenze.

Pianificare con cura l’intervento sia con il SSN che in clinica (Ars Medica), vuol dire anche prepararsi per comprendere al meglio tutti gli aspetti pre e post-operatori per far si che questo delicato momento della propria vita si trasformi in una: GRANDIOSA ESPERIENZA

La più grande casistica in Italia

“PASSARE TRA I MUSCOLI SENZA INCIDERLI O STACCARLI”


Per visite in STUDIO a ROMA chiamare:

Dott. G. Cammarano +39 329 1214372 – ARS Medica 06 362081

Dott. M. de Peppo +39 329 1214439 – ARS Medica 06 362081

INVIATECI LE VOSTRE IMMAGINI RADIOGRAFICHE

INFO@PROTESIDANCA.IT

CONTATTI


Clinica ARS Medica

Approccio anteriore all’anca

Programmare la protesi d’anca minivasiva anteriore durante il Covid-19

Spesso i pazienti si informano circa la possibilità di essere operati in questa critica fase che stiamo vivendo. Certamente il COVID-19 ha cambiato molto le nostre abitudini, dalle più semplici alle più complesse ed operarsi all’anca certamente è una prospettiva che merita un’attenzione particolare sia in questo periodo che fuori da questa emergenza.

Durante questa emergenza abbiamo continuato a svolgere la nostra attività ambulatoriale e chirurgica regolarmente come è sempre stato, Naturalmente sono state adottate tutte le misure precauzionali del caso ma per ciò che concerne la procedura chirurgica questa è sempre stata effettuata all’interno della massima attenzione alla sterilità.

La tecnologia fa passi da gigante e i nuovi accessi mini invasivi contribuiscono a spostare in avanti l’orizzonte della chirurgia ma il tema più ricorrente in sala operatoria è sempre lo stesso:

la sterilità.

Da quando il paziente entra in sala a quando esce, tutta una serie di accorgimenti fanno da contorno all’atto chirurgico vero e proprio. Dalla disinfezione del campo operatorio, che segue dei passi ben precisi quasi come fosse un rituale, al lavaggio e vestizione del chirurgo cui da qualche anno si è aggiunto l’uso dei:

caschi protettivi

Simili a caschi da Mountain Bike, questi “elmetti” dotati di ventilazione, consentono di ridurre al minimo la possibilità di contaminazione da parte di fluidi. Isolare il chirurgo è importante tanto quanto isolare impaziente in una seduta operatoria. Inutile sottolineare che il loro livello di protezione è enormemente più efficace delle tradizionali mascherine e cappellini non sterili.

Studi scientifici hanno dimostrato che l’uso di questi caschi abbassa notevolmente il rischio di infezione derivante da fattori esterni al campo operatorio.


Da notare che per l’accesso mini invasivo anteriore all’anca il chirurgo può usufruire di speciali modelli dotati di fonte di luce. Infatti dal momento che la via offre una finestra chirurgica davvero piccola (solo 8-10cm) risulta più difficile orientare le luci delle grandi lampade scialitiche all’interno della cavità.

Cosi da qualche anno è disponibile questo speciale modello che favorisce il chirurgo nell’orientare a piacimento un fascio diretto di luce in modo da vedere all’interno di questo spazio straordinariamente minuto.

Il Dr Cammarano a sinistra, e il Dr De Peppo

La più grande casistica in Italia

“PASSARE TRA I MUSCOLI SENZA INCIDERLI O STACCARLI”


Per visite in STUDIO a ROMA chiamare:

Dott. G. Cammarano +39 329 1214372 – ARS Medica 06 362081

Dott. M. de Peppo +39 329 1214439 – ARS Medica 06 362081

INVIATECI LE VOSTRE IMMAGINI RADIOGRAFICHE

INFO@PROTESIDANCA.IT

CONTATTI


Clinica ARS Medica

Approccio anteriore all’anca

Protesidanca.net | Dr Cammarano & Dr De Peppo | Attori, cantanti, ex atleti. Sempre più numerose le celebrità operate di protesi d’anca

Occorre sottolineare che atleti, star del cinema o dello spettacolo, fino a poco tempo fa erano poco inclini ad ammettere di avere una protesi d’anca. Negli ultimi anni grazie ad accessi chirurgici mininvasivi, nuovi materiali e nuovi strumentari questo intervento è stato esteso a pazienti sempre più giovani e attivi. Questo ha contribuito fortemente al crescere della popolarità di questo intervento.

D’altra parte della comunità scientifica viene ritenuto come uno degli interventi maggiormente di successo nella storia dell’ortopedia. Il beneficio che il paziente ne ricava è tale da restituirgli tutte quelle attività motorie e la libertà di movimento che tristemente aveva dovuto abbandonare.

IMG_6259_Fotor LIGHT GREY
Il Dr Cammarano ed il Dr De Peppo

Di conseguenza la richiesta funzionale è sempre più alta e di pari passo si evolvono percorsi fast track per un rapido recupero ed un ritorno veloce al movimento.

Terry Gene Bollea, meglio noto come il suo nome d’arte Hulk Hogan, cita le sue protesi ad entrambe le anche tra i numerosi interventi chirurgici cui si è sottoposto. Hulk sembra orgoglioso dei suoi interventi e alcuni sono andati in onda per il suo reality show, Hogan Knows Best. La prima protesi d’anca di Hulk Hogan fu effettuata nel 2004. Nel 2012 anche l’altro lato portava i segni dell’artrosi e si sottopose così al secondo intervento.

1401x788-hulk-hogan
Hulk Hogan

Lou Ferrigno, attore ed ex Body Builder, ha interpretato il super eroe della Marvel, The Incredible Hulk. Ha vinto per due volte consecutive il titolo di Mr. Universo. Secondo quanto ha detto in un’intervista sostiene che i lunghi anni di allenamenti come culturista professionista hanno compromesso le sue anche.

L’ex Sexiest Man (People Magazine, 1992)  Nick Nolte si è sottoposto ad un intervento chirurgico di sostituzione dell’anca nel novembre 2014.

Steve Carell, attore, si è sottoposto ad un intervento di protesi d’anca nel novembre del 2013. Si è infortunato all’articolazione dell’anca giocando a hockey su ghiaccio 12 anni prima e ha sopportato il dolore fino a quando, stanco, ha deciso di sottoporsi all’intervento. 

Carrel dopo aver descritto la sala operatoria come una camera di tortura ha commentato: “Ho visto diverse operazioni di sostituzione dell’anca con accesso anteriore su YouTube prima del mio intervento. Vederlo è stato vantaggioso, perché ti possono venire in mente domande da porre al tuo chirurgo per avere un quadro della situazione più completo”.

Dopo una caduta sugli sci nel 2007 che gli procurò una frattura femorale Arnold Schwarzenegger, fu noto che sullo stesso arto aveva una protesi d’anca già dal 2002. 

Eddie Van Halen fu operato all’anca addirittura nel 1999 a causa di necrosi avascolare della testa. Eddie commentando il suo intervento ha detto che era sveglio durante l’operazione grazie ad un’anestesia epidurale. Aveva solo 44 anni il giorno dell’intervento.

La Protesi d’Anca Mininvasiva Anteriore all’Anca

Dal 2003 a Roma, una realtà affermata.

IMG_6259_Fotor LIGHT GREY
Il Dr Cammarano ed il Dr De Peppo

Per la Divisione di Ortopedia Generale del Dott. G. Cammarano e del Dott. M. de Peppo, la protesica d’anca con accesso mininvasivo anteriore è una realtà suffragata da migliaia di pazienti operati con successo.

  • Prima struttura in Italia a utilizzarla sin dal 2003
  • Prima struttura in Italia per numero di pazienti operati
  • Primo centro di riferimento in Italia dal 2003

L’equipe, che opera da sempre a Roma è oggi custode di una ragguardevole esperienza che premia chi sin dalle origini ha creduto che le nuove frontiere della protesica dell’anca dovessero innanzi tutto aiutare a ridurre al minimo i danni ai tessuti molli.

Questo consente oggi di controllare meglio il dolore post-operatorio, accelerare la riabilitazione e permettere ai pazienti di recuperare il loro stile di vita più rapidamente. Tutto ciò, unito a nuovi impianti protesici, tecnologie innovative e strumentari specifici, permette oggi di eseguire routinariamente centinaia di interventi mini-invasivi ogni anno.


Clinica Ars Medica


 Perché scegliere l’accesso mininvasivo anteriore?

DA_Muscle_Hip-5116a1e46bf92b1043c0d1ceef075433a51e4c56171e3ee0d6db42f523c9a37c-2

Da quando nell’ormai lontano 2003, per primi in Italia e tra i pochi al mondo, abbiamo deciso di intraprendere questo nuovo percorso, l’accesso mininvasivo anteriore all’anca è sempre cresciuto in popolarità.

Abbiamo visto affermarsi tra i pazienti questo nuovo approccio sempre di più e con orgoglio oggi possiamo dire che il merito di questa straordinaria storia di successo è anche il nostro.

Ci siamo fatti spazio attraverso i due approcci più utilizzati (laterale e postero-laterale) non senza la diffidenza che normalmente circonda chi si spinge verso nuove strade spostando più in avanti i propri limiti.

Ma dove risiede il segreto di questo successo? Cosa fa dell’accesso mininvasivo anteriore all’anca una via chirurgica cosi speciale?

La “mini anteriore” è una via anatomica che sfrutta l’interstizio tra i muscoli sartorio e retto femorale (medialmente) ed il tensore della fascia lata (lateralmente) per accedere all’anca, senza inciderli o staccarli.

SIOT 2009 5

Passare tra i muscoli senza inciderli o staccarli

Ogni altro accesso chirurgico all’anca, laterale (freccia azzurra) o postero-laterale (freccia verde) necessita l’incisione o il distacco delle inserzioni muscolari. Un passaggio anatomico inter-muscolare consente invece a chi pratica la mininvasiva anteriore di lavorare sull’anca senza effettuare alcun distacco o incisione. Tutto questo grazie anche all’impiego di nuovi impianti protesici e strumentari specifici

SIOT 2009 4

Il risultato è una immediata ripresa funzionale e la consapevolezza di avere al loro posto integre, tutte le strutture muscolo-tendinee dell’articolazione. Questo protegge il paziente dal rischio di lussazione insito negli interventi di artroprotesi d’anca e accelera di conseguenza il recupero post-operatorio.

 Chirurgia mini-invasiva, nuove tecnologie ed una grande esperienza maturata in tanti anni di casi comportano vantaggi concreti. Vieni a conoscerli di persona.

IMG_6259_Fotor LIGHT GREY

– La più grande casisitica in Italia –


Per visite in STUDIO a ROMA chiamare:

Dott. G. Cammarano +39 329 1214372 – ARS MEDICA  06 362081

Dott. M. de Peppo +39 329 1214439 – ARS MEDICA 06 362081


info@protesidanca.it

In alternativa potete riempire il form alla pagina dei contatti per essere richiamati.

Protesi Anca Mininvasiva Anteriore a Roma | Servizio auto gratuito da e per l’Ars medica

PROTESIDANCA_NET SERVIZIO AUTO

Se hai prenotato la visita e non abiti a Roma oppure hai difficoltà a muoverti all’interno della capitale perché non la conosci o hai difficoltà nella deambulazione, puoi usufruire del nostro servizio auto completamente gratuito.

Un nostro autista provvederà a portarti in clinica (ARS Medica) per l’appuntamento ed alla fine della visita ti riporterà alla destinazione convenuta.

Per prenotare il servizio è sufficiente richiederlo alla pagina dei contatti (o scriverci alla mail  info@protesidanca.it) specificando nome, cognome numero di telefono. Sarete ricontattati al più presto dal nostro staff per organizzare l’appuntamento.

15thAnniversary-1-570x227

LA PROTESI D’ANCA MININVASIVA ANTERIORE A ROMA DAL 2003

“Passare tra i muscoli senza inciderli o staccarli”

Protesidanca.net

Per visite in STUDIO a ROMA chiamare:

Dott. G. Cammarano +39 329 1214372 – ARS MEDICA 06 362081

Dott. M. de Peppo +39 329 1214439 – ARS MEDICA 06 362081

Scarica il PDF sui vantaggi della protesi d’anca mininvasiva anteriore

 


Schermata 2020-05-09 alle 10.17.28


 

15thAnniversary-1-570x227

Per la Divisione di Ortopedia Generale del CTO di Roma diretta dal Dott. Germano Cammarano, la protesica d’anca con accesso mininvasivo anteriore è una realtà suffragata da migliaia di pazienti operati con successo.

Prima struttura in Italia a utilizzarla sin dal 2003

Prima struttura in Italia per numero di pazienti operati

Primo centro di riferimento in Italia dal 2003

 Chirurgia mini invasiva, nuove tecnologie ed una grande esperienza maturata in tanti anni di casi comportano vantaggi concreti. Vieni a conoscerli di persona.

IMG_6259_Fotor LIGHT GREY
Il Dr Cammarano a sinistra, e il Dr De Peppo

Per visite in STUDIO a ROMA chiamare:

Dott. G. Cammarano +39 329 1214372 – ARS MEDICA 06 362081

Dott. M. de Peppo +39 329 1214439 – ARS MEDICA 06 362081

Per visite al CTO di ROMA chiamare:

CUP regionale 06 9939

protesidanca.net