Andy Murray in questo inizio di 2019 ha subito l’intervento all’anca che ha determinato la fine delle sue sofferenze ma cosa rispondere a chi vorrebbe rivederlo in campo tra i Fab Four? Risponde a questo quesito lo stesso chirurgo che lo ha operato: il Professor Max Fehily.
Il tre volte campione Slam ha raccontato di aver sofferto dolori ogni giorno, persino di aver faticato a mettere i calzini o portare a spasso i cani. Occorre tener presente che anche la leggenda del doppio, l’americano Bob Bryan, è stato operato di protesi d’anca nel 2018.
Bryan, 40 anni, cinque mesi dopo l’intervento ha giocato con il fratello gemello Mike agli Australian Open appena terminati. Cosa aspettarsi quindi da Andy? Purtroppo, la protesi d’anca non è un rimedio magico.
Anche se l’intervento ha risolto il problema, le componenti metalliche (Andy ha una protesi resurfacing, concetto diverso da una protesi con stelo tradizionale) potrebbero andare incontro ad usura precoce dopo 10 o 15 anni, se il paziente è molto attivo e potrebbe un giorno essere necessario un intervento di revisione.
Il Prof Fehily ha aggiunto inoltre che il 95% dei pazienti operati sono molto soddisfatti e ritornano ad una vita attiva. Vanno a sciare, nuotare, in bicicletta o giocare a golf. Ma certamente nessuno di loro prospetta di ritornare al tennis professionistico.
Oggi la stragrande maggioranza delle persone operate all’anca – nel Regno Unito – hanno più di 55 anni ma in generale grazie a tecniche mini invasive e nuovi materiali sempre più performanti si è abbassata molto l’eta media dei richiedenti. Qual’è quindi la prospettiva a lungo termine?
Se Murray dovesse essere in grado di tornare al tennis agonistico, si esporrà a dei rischi oltre che per l’impianto anche verso l’altra anca che potrebbe vedere una accelerazione della malattia artrosica.
Bob Bryan, ha riferito che è da tempo che Murray lo segue e si informa delle sue condizioni in relazione ad un ipotetico ritorno al Tennis con la protesi. Lo specialista del doppio definisce i singolaristi come dei mostri.
Quei ragazzi corrono per tutto il campo fino allo sfinimento per quattro ore, avrà Andy la reattività esplosiva necessaria al suo gioco?
In ogni caso, sostiene sempre Brian, Andy avrebbe messo la firma solo a tornare ad una vita normale, poter camminare e godersi la famiglia senza la presenza fissa del dolore…
Fonte BBC Sport
Salve, vedo quotidianamente i conoscenti e leggo con invidia la ripresa ad attività addirittura agonistiche di molti pazienti con le anche nuove. Io mi ritrovo con infiltrazioni fibro adipose nei glutei successive all’intervento. la gamba non tiene molto e non stabilizza come dovrebbe l’altra anca nel passo. Ho ancora il bastone dopo molti mesi.
A nessuno altro è accaduto?
Pare sia raro ma non si capisce perché è accaduto. Devo fare anche l’altra E ne ho un sacro terrore… ho 60 anni.