Protesidanca.net | Dr Cammarano & Dr De Peppo | Di cosa sono fatte le protesi d’anca?

Nel corso degli ultimi anni l’evoluzione dei materiali le nove tecnologie assieme ai nuovi accessi chirurgici mininvasivi hanno fatto grandi passi in avanti mettendo a disposizione del paziente e del chirurgo nuove soluzioni.

Uno degli argomenti più trattati dalla comunità scientifica è il sistema di accoppiamento protesico tra femore e acetabolo. Così come avviene per l’osso con l’artrosi, anche per la protesi d’anca il punto sottoposto a maggiore stress meccanico è proprio tra le due superfici di contatto della testa del femore e della cavità acetabolare.

Il consumo precoce delle componenti di sostituzione protesica è da sempre il pericolo numero uno e la ricerca di nuovi materiali e soluzioni rappresenta l’arma per combatterlo.

trident-cup

La scienza che si occupa di questo problema, ovvero dello studio degli attriti, è la tribologia. Quindi le soluzioni di cui si occupa rappresentano i materiali e i sistemi di accoppiamento a disposizione del chirurgo relativamente alla protesi d’anca che sta utilizzando. Attualmente vengono utilizzate principalmente tre tipi di soluzioni.

Ceramica con polietilene

In questo tipo di accoppiamento la testa è in ceramica e l’inserto (cioè il materiale d’attrito che riveste l’interno della protesi acetabolare) è in polietilene di ultima generazione. Negli anni si sono succedute diverse generazioni di polietilene in quanto le prime mostravano segni di usura precoce. Grazie ai nuovi sistemi di sterilizzazione e a nuovi polietilene ad alta reticolazione oggi questa soluzione offre standard qualitativi elevatissimi ed è il sistema di accoppiamento più utilizzato rispetto alla media. Le proprietà plastiche del polietilene fanno anche sì che si possano costruire inserti con protezioni contro la lussazione involontaria della protesi.

Ceramica con ceramica

In questo tipo di accoppiamento oltre la testa anche l’inserto in ceramica, cioè dello stesso materiale della testa. Si utilizza generalmente per pazienti giovani in quanto la resistenza all’attrito è molto elevata grazie al bassissimo coefficiente di usura della ceramica. Questo tipo di materiale però non consente la produzione di inserti anti-lussanti come nel caso del polietilene.

Doppia mobilità

MBH_Product_Hip-d257476fbd64129b20653a0770b0111e9c8354f3f35ce8a192bc580f719e7546

Ultimamente è stato ripreso in considerazione un sistema di doppia articolazione che non è il nuovo presso la comunità scientifica ma grazie ai nuovi materiali vivendo una nuova giovinezza. Si tratta del sistema a doppia mobilità che funziona attraverso la doppia articolazione che si viene a formare alla testa ed una grande cupola e quest’ultima con la coppa acetabolare. È un ottimo sistema da utilizzare sui pazienti anziani e/o tendenti alla lussazione non volontaria ovvero che hanno delle articolazioni poco resistenti dal punto di vista muscolare. Questa sorta di doppia articolazione ovvero di doppia mobilità amplifica l’escursione di movimento della protesi riducendone le possibilità di lussazione.

Schermata 2016-06-05 alle 10.41.57

Dr Cammarano Dr De Peppo | Protesidanca.net | L'accesso Mininvasivo Anteriore a Roma dal 2003 | Ars Medica Roma
Dr Cammarano Dr De Peppo | Protesidanca.net | L'accesso Mininvasivo Anteriore a Roma dal 2003 | Ars Medica Roma
Il Dr Cammarano, a sinistra, e il Dr De Peppo
Dr Cammarano Dr De Peppo | Protesidanca.net | L'accesso Mininvasivo Anteriore a Roma dal 2003 | Ars Medica Roma

La più grande casistica in Italia

“PASSARE TRA I MUSCOLI SENZA INCIDERLI O STACCARLI”


Per visite in STUDIO a ROMA chiamare:

Dott. G. Cammarano +39 329 1214372 – ARS Medica 06 362081

Dott. M. de Peppo +39 329 1214439 – ARS Medica 06 362081

INVIATECI LE VOSTRE IMMAGINI RADIOGRAFICHE

Dr Cammarano Dr De Peppo | Protesidanca.net | L'accesso Mininvasivo Anteriore a Roma dal 2003 | Ars Medica Roma

INFO@PROTESIDANCA.IT

CONTATTI


Clinica ARS Medica

Dr Cammarano Dr De Peppo | Protesidanca.net | L'accesso Mininvasivo Anteriore a Roma dal 2003 | Ars Medica Roma
Approccio anteriore all’anca

Riempire il form qui di seguito e sarete ricontattati.

Protesidanca.net | L’uso dei caschi nell’intervento di Protesi d’Anca Mininvasiva Anteriore

Molti pazienti sono incuriositi da questi particolari caschi che utilizziamo durante gli interventi di protesi d’anca mininvasiva anteriore. Lo facciamo praticamente da quando abbiamo iniziato il nostro percorso chirurgico su questo accesso ma la loro notorietà si è innalzata durante il periodo del COVID in quanto il loro uso veniva spesso associato a situazioni legate al virus. Non è così.

La sterilità nella chirurgia è imprescindibile. Le procedure devono avvenire seguendo protocolli molto rigidi per evitare ogni possibile contaminazione del campo. Con il passare degli anni l’evoluzione dei dispositivi medici a tale riguardo si è molto sviluppata. Fino ad arrivare al consueto uso di questi particolari caschi che hanno una volta per tutto isolato l’unico aspetto meno sterile nelle vicinanze del paziente, il volto del chirurgo.

Ma non è solo per proteggere il paziente da eventuali contaminazioni provenienti dal volto del chirurgo bensì anche il contrario, cioè proteggere il chirurgo delle medesime azioni provenienti dal paziente. Questi caschi sono molto utili quando si operano pazienti con malattie come AIDS o epatite C, la loro difesa protegge chirurgo lasciandolo concentrato esclusivamente sulla sua azione operatoria.

Ci avvaliamo di questi accessori da molti anni e il loro uso per noi è diventato consuetudinario. Sono provvisti di batterie per l’autonomia di ventilazione di circa 120 minuti, sono particolarmente leggeri e le visiere sono dotate di pellicole a strappo analoghe a quelle utilizzate dai piloti delle competizioni automobilistiche e motociclistiche per poter rendere immediatamente pulita la visiera.

Sono dotati inoltre e di una luce posizionata all’altezza della fronte, molto utile negli interventi di chirurgia mininvasiva anteriore dove la finestra dell’accesso chirurgico è particolarmente ridotta. Occorre sottolineare comunque che è una buona visibilità durante l’intervento è fondamentale anche con accessi chirurgici più ampi poiché spesso la luce proveniente dalle lampade scialitiche presenti in sala operatoria non è sufficientemente focalizzata nella zona interessata dall’intervento.


Dr Cammarano Dr De Peppo | Protesidanca.net | L'accesso Mininvasivo Anteriore a Roma dal 2003 | Ars Medica Roma
Dr Cammarano Dr De Peppo | Protesidanca.net | L'accesso Mininvasivo Anteriore a Roma dal 2003 | Ars Medica Roma
Il Dr Cammarano, a sinistra, e il Dr De Peppo
Dr Cammarano Dr De Peppo | Protesidanca.net | L'accesso Mininvasivo Anteriore a Roma dal 2003 | Ars Medica Roma

La più grande casistica in Italia

“PASSARE TRA I MUSCOLI SENZA INCIDERLI O STACCARLI”


Per visite in STUDIO a ROMA chiamare:

Dott. G. Cammarano +39 329 1214372 – ARS Medica 06 362081

Dott. M. de Peppo +39 329 1214439 – ARS Medica 06 362081

INVIATECI LE VOSTRE IMMAGINI RADIOGRAFICHE

Dr Cammarano Dr De Peppo | Protesidanca.net | L'accesso Mininvasivo Anteriore a Roma dal 2003 | Ars Medica Roma

INFO@PROTESIDANCA.IT

CONTATTI


Clinica ARS Medica

Dr Cammarano Dr De Peppo | Protesidanca.net | L'accesso Mininvasivo Anteriore a Roma dal 2003 | Ars Medica Roma
Approccio anteriore all’anca

Riempire il form qui di seguito e sarete ricontattati.

Protesidanca.net | Meglio Ceramica o Polietilene?

Nella ormai lunga storia della protesi d’anca, le discussioni su forme o dimensioni degli impianti sono state abbondantemente superate da quelle sui materiali di attrito. Un argomento delicato che viene definito dal termine: tribologia.

La tribologia è la scienza che studia l’attrito, la lubrificazione e l’usura, ovvero tutti i problemi che possono presentarsi tra superfici che interagiscono e sono sottoposte a carico.

Hip_replacement_implant_longevity_-_Ceramic_on_ceramic

I materiali oggi in uso sono di tre tipi: polietilene, ceramica, metallo. L’ormai lunghissimo follow-up che gli impianti di protesi d’anca hanno raggiunto fin dagli anni ’50 del ‘900, hanno dato come risultato il vasto utilizzo del polietilene, seguito dalla ceramica e infine dal metallo.

04

Sulle protesi da rivestimento metallo su metallo (MOM) bisognerebbe aprire un capitolo a parte di cui abbiamo accennato qualcosa in un nostro precedente post. Tempo fa sono balzati alle cronache numerosi pazienti positivi alla metallosi come risultanza dell’attrito tra le due superfici del cotile e della testa entrambe in acciaio levigato.

Molte case produttrici hanno cessato di conseguenza la produzione di queste componenti che sono ora disponibili solo presso alcune ditte specializzate in questo particolare tipo di impianto. Per informarsi sullo stato della questione il ministero della sanità ha emesso una nota consultabile qui.

Perciò che riguarda la ceramica, essa è spesso prediletta per i pazienti molto giovani, ma si deve notare un forte recupero del polietilene. Recentemente, infatti, l’uso di questo polimero è stato intensificato grazie all’introduzione di polietileni sempre più resistenti a seconda delle lavorazioni cui vengono sottoposti.

Schermata 2016-06-05 alle 10.27.17
Cotile con inserto in polietilene

Il tallone d’Achille del polietilene è sempre stato il rischio di usura precoce ma negli ultimi anni siamo stati testimoni del successo di polietileni di ultima generazione che hanno raggiunto anche i 10 anni di follow-up.

Ciò potrebbe rimetterli al primo posto nella scelta del chirurgo anche per pazienti giovani e soprattutto sportivi, dato il superiore potere elastico e di assorbimento degli urti che questo materiale ha per natura.

Per saperne di più non esitate a contattarci saremo lieti di fornirvi tutte le informazioni necessarie a soddisfare le vostre richieste.

Il Dr Cammarano, a sinistra, e il Dr De Peppo

La più grande casistica in Italia

“PASSARE TRA I MUSCOLI SENZA INCIDERLI O STACCARLI”


Per visite in STUDIO a ROMA chiamare:

Dott. G. Cammarano +39 329 1214372 – ARS Medica 06 362081

Dott. M. de Peppo +39 329 1214439 – ARS Medica 06 362081

INVIATECI LE VOSTRE IMMAGINI RADIOGRAFICHE

INFO@PROTESIDANCA.IT

CONTATTI


Clinica ARS Medica

Approccio anteriore all’anca