La protesid’anca è una delle procedurechirurgiche ortopediche di maggior successo. Negli ultimi anni l’avvento di nuovi materiali e nuove tecniche chirurgiche come l’accesso mininvasivo anteriore all’anca, hanno alzato molto il livello di performance funzionale.
Dal2016 più di 350.000 persone hanno visitato protesidanca.netper informarsi o richiedere approfondimenti sull’accesso mininvasivo anteriore all’anca, testimoniando quanto sia crescente l’interesse per questo tipo di chirurgia fino a poco tempo fa appannaggio di pochi centri d’eccellenza.
L’equipe del Dr. Cammarano dal 2003 è custode di una ragguardevoleesperienza che premia chi sin dalle origini ha creduto che le nuovefrontiere della protesicadell’anca dovessero innanzi tutto aiutare a ridurre al minimo i danni ai tessuti molli.
“Soffrire di artrosi all’anca è frustrante. Tornare in forma deve essere una grandiosa esperienza”
La differenza è tutta nell’esperienza. Il Dott. Cammarano e il Dott. De Peppo sono stati tra i primi in Italia e in Europa a dedicarsi all’accesso mini invasivo anteriore all’anca. Dal 2003 partendo dal CTO di Roma migliaia sono i pazienti operati e moltissimi sono stati i chirurghi che hanno frequentato i loro corsi su questo rivoluzionario accesso chirurgico per la protesi d’anca.
La filosofia del Team è fornire ai pazienti la migliore esperienza associata al miglior risultato. Questo processo comincia già alla prima visita e significa attenzione personale ai dettagli e cura del paziente in ogni fase.
Da quel momento il paziente è costantemente in contatto con il Team, 24 ore su 24. L’attenzione personale ai dettagli e la massima focalizzazione sono le caratteristiche principali dell’esperienza del paziente con il Team di protesidnca.netfondato dal Dott. Cammarano e dal Dott. De Peppo.
La parola ai Pazienti
Questa esperienza si intraprende discutendo con i chirughi i propri obiettivi di recupero del movimento e risolvendo qualsiasi dubbio si possa avere, inoltre programmando l’intervento chirurgico e un piano di assistenza personalizzato in base alle proprie esigenze.
Pianificare con cura l’intervento sia con il SSN che in clinica (Ars Medica), vuol dire anche prepararsi per comprendere al meglio tutti gli aspetti pre e post-operatori per far si che questo delicato momento della propria vita si trasformi in una:
grandiosa esperienza.
Riempire il form qui di seguito e sarete ricontattati.
Se disponete di immagini radiografiche delle vostre articolazioni potete inviarle alla nostra attenzione.
Se sono in formato tradizionale:
Per potercele fornire è sufficiente fotografarle appoggiandole ad una superficie luminosa, come per esempio lo schermo di un computer purché sia aperto su di una pagina bianca. Dopodiché inviate le foto digitali alla nostra mail:
“Soffrire di artrosi all’anca è frustrante. Tornare in forma deve essere una grandiosa esperienza”
La differenza è tutta nell’esperienza. Il Dott. Cammarano e il Dott. De Peppo sono stati tra i primi in Italia e in Europa a dedicarsi all’accesso mini invasivo anteriore all’anca. Dal 2003 partendo dal CTO di Roma migliaia sono i pazienti operati e moltissimi sono stati i chirurghi che hanno frequentato i loro corsi su questo rivoluzionario accesso chirurgico per la protesi d’anca.
La filosofia del Team è fornire ai pazienti la migliore esperienza associata al miglior risultato. Questo processo comincia già alla prima visita e significa attenzione personale ai dettagli e cura del paziente in ogni fase.
Da quel momento il paziente è costantemente in contatto con il Team, 24 ore su 24. L’attenzione personale ai dettagli e la massima focalizzazione sono le caratteristiche principali dell’esperienza del paziente con il Team di protesidnca.netfondato dal Dott. Cammarano e dal Dott. De Peppo.
La parola ai Pazienti
Questa esperienza si intraprende discutendo con i chirughi i propri obiettivi di recupero del movimento e risolvendo qualsiasi dubbio si possa avere, inoltre programmando l’intervento chirurgico e un piano di assistenza personalizzato in base alle proprie esigenze.
Pianificare con cura l’intervento sia con il SSN che in clinica (Ars Medica), vuol dire anche prepararsi per comprendere al meglio tutti gli aspetti pre e post-operatori per far si che questo delicato momento della propria vita si trasformi in una:
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La differenza è tutta nell’esperienza. Il Dott. Cammarano e il Dott. De Peppo sono stati tra i primi in Italia e in Europa a dedicarsi all’accesso mini invasivo anteriore all’anca. Dal 2003 partendo dal CTO di Roma migliaia sono i pazienti operati e moltissimi sono stati i chirurghi che hanno frequentato i loro corsi su questo rivoluzionario accesso chirurgico per la protesi d’anca.
La filosofia del Team è fornire ai pazienti la migliore esperienza associata al miglior risultato. Questo processo comincia già alla prima visita e significa attenzione personale ai dettagli e cura del paziente in ogni fase.
Da quel momento il paziente è costantemente in contatto con il Team, 24 ore su 24. L’attenzione personale ai dettagli e la massima focalizzazione sono le caratteristiche principali dell’esperienza del paziente con il Team di protesidnca.netfondato dal Dott. Cammarano e dal Dott. De Peppo.
La parola ai Pazienti
Questa esperienza si intraprende discutendo con i chirughi i propri obiettivi di recupero del movimento e risolvendo qualsiasi dubbio si possa avere, inoltre programmando l’intervento chirurgico e un piano di assistenza personalizzato in base alle proprie esigenze.
Pianificare con cura l’intervento sia con il SSN che in clinica (Ars Medica), vuol dire anche prepararsi per comprendere al meglio tutti gli aspetti pre e post-operatori per far si che questo delicato momento della propria vita si trasformi in una:
grandiosa esperienza.
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Se disponete di immagini radiografiche delle vostre articolazioni potete inviarle alla nostra attenzione.
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“Soffrire di artrosi all’anca è frustrante. Tornare in forma deve essere una grandiosa esperienza”
La differenza è tutta nell’esperienza. Il Dott. Cammarano e il Dott. De Peppo sono stati tra i primi in Italia e in Europa a dedicarsi all’accesso mini invasivo anteriore all’anca. Dal 2003 partendo dal CTO di Roma migliaia sono i pazienti operati e moltissimi sono stati i chirurghi che hanno frequentato i loro corsi su questo rivoluzionario accesso chirurgico per la protesi d’anca.
La filosofia del Team è fornire ai pazienti la migliore esperienza associata al miglior risultato. Questo processo comincia già alla prima visita e significa attenzione personale ai dettagli e cura del paziente in ogni fase.
Da quel momento il paziente è costantemente in contatto con il Team, 24 ore su 24. L’attenzione personale ai dettagli e la massima focalizzazione sono le caratteristiche principali dell’esperienza del paziente con il Team di protesidnca.netfondato dal Dott. Cammarano e dal Dott. De Peppo.
La parola ai Pazienti
Questa esperienza si intraprende discutendo con i chirughi i propri obiettivi di recupero del movimento e risolvendo qualsiasi dubbio si possa avere, inoltre programmando l’intervento chirurgico e un piano di assistenza personalizzato in base alle proprie esigenze.
Pianificare con cura l’intervento sia con il SSN che in clinica (Ars Medica), vuol dire anche prepararsi per comprendere al meglio tutti gli aspetti pre e post-operatori per far si che questo delicato momento della propria vita si trasformi in una:
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La differenza è tutta nell’esperienza. Il Dott. Cammarano e il Dott. De Peppo sono stati tra i primi in Italia e in Europa a dedicarsi all’accesso mini invasivo anteriore all’anca. Dal 2003 partendo dal CTO di Roma migliaia sono i pazienti operati e moltissimi sono stati i chirurghi che hanno frequentato i loro corsi su questo rivoluzionario accesso chirurgico per la protesi d’anca.
La filosofia del Team è fornire ai pazienti la migliore esperienza associata al miglior risultato. Questo processo comincia già alla prima visita e significa attenzione personale ai dettagli e cura del paziente in ogni fase.
Da quel momento il paziente è costantemente in contatto con il Team, 24 ore su 24. L’attenzione personale ai dettagli e la massima focalizzazione sono le caratteristiche principali dell’esperienza del paziente con il Team di protesidnca.netfondato dal Dott. Cammarano e dal Dott. De Peppo.
La parola ai Pazienti
Questa esperienza si intraprende discutendo con i chirughi i propri obiettivi di recupero del movimento e risolvendo qualsiasi dubbio si possa avere, inoltre programmando l’intervento chirurgico e un piano di assistenza personalizzato in base alle proprie esigenze.
Pianificare con cura l’intervento sia con il SSN che in clinica (Ars Medica), vuol dire anche prepararsi per comprendere al meglio tutti gli aspetti pre e post-operatori per far si che questo delicato momento della propria vita si trasformi in una:
grandiosa esperienza.
Riempire il form qui di seguito e sarete ricontattati.
Se disponete di immagini radiografiche delle vostre articolazioni potete inviarle alla nostra attenzione.
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Per il Dr. Germano Cammarano ed il Dr. Marco De Peppo, la protesi d’anca con accesso mininvasivo anteriore è una realtà suffragata da migliaia di pazienti operati con successo.
Primiutilizzatori in Italia
Primo Centro d’Eccellenza in Italia
Prima equipe in Italia per numero di pazienti operati
L’equipe del Dr. Cammarano e del Dr. De Peppo è oggi custode di una ragguardevole esperienza maturata in quasi vent’anni di casistica che premia chi sin dalle origini ha creduto che le nuove frontiere della protesica dell’anca dovessero innanzi tutto aiutare aridurre al minimo i danni ai tessuti molli.
Siamo orgogliosi di aver scelto questo percorso per primi fin dal lontano 2003 quando quasi nessuno ci credeva. La protesi d’anca mininvasiva anteriore oggi è una realtà di successo con un seguito sempre maggiore in tutto il mondo.
Dal 2003 a oggi migliaia sono i pazientioperati dalla nostra equipe che sono tornati a godersi la vita senza dover più sopportare il dolore alle anche. Molti di loro sono tornati a fare sport o più semplicemente al movimento, camminare o magari correre.
Il segreto dell’accesso mininvasivo anteriore
Le caratteristiche peculiari dell’accesso mininvasivo anteriore, ovvero passare il tra i muscoli senza inciderli o staccarli, facilitano la ripresa del movimento poiché l’assenza di danno muscolare consente a tutti i muscoli dell’anca di partecipare attivamente alla ripresa del movimento senza ostacolarne il processo grazie all’assenza di dolore.
Il passaggio inter-muscolare
Non sarà necessario limitare alcuni movimenti per evitare il rischio di lussazioni poiché grazie alla integrità di tutti i muscoli coinvolti nei movimenti dell’anca questo pericolo non esiste.
Inoltre la natura stessa dell’accesso, situato sul latoanteriore, previene questa evenienza poiché neimovimenti di flessione, ovvero quando ci si accuccia o ci si siede, l’escursione di movimento dell’anca volge verso i glutei, zona assolutamente non interessata dall’intervento.
Il passaggio anatomico inter-muscolare caratteristico della mininvasiva anteriore consente di lavorare sull’anca senza effettuare alcun distacco o incisione e ciò permette al paziente di poter contare sull’integrità dei motori muscolari, questo a vantaggio di tutti i movimenti e di attività sportive eventualmente praticate.
La via inter-muscolare
L’accesso chirurgico mininvasivo anterioreè una via anatomica che sfrutta l’interstizio tra i muscoli sartorio e retto femorale (medialmente) ed il tensore della fascia lata (lateralmente) per accedere all’anca, senza inciderli o staccarli.
Passare tra i muscoli senza inciderli o staccarli
Ogni altro accesso chirurgico all’anca, laterale (freccia azzurra) o postero-laterale (freccia verde) necessita l’incisione o il distacco delle inserzioni muscolari.Un passaggio anatomico inter-muscolare consente invece a chi pratica la mininvasiva anteriore di lavorare sull’anca senza effettuare alcun distacco o incisione. Tutto questo grazie anche all’impiego di nuovi impianti protesici e strumentari specifici.
Il risultato è una immediata ripresa funzionale e la consapevolezza di avere al loro posto integre, tutte le strutture muscolo-tendinee dell’articolazione. Questo protegge il paziente dal rischio di lussazione insito negli interventi di artroprotesi d’anca e accelera di conseguenza il recupero post-operatorio.
Chirurgia mininvasiva, nuove tecnologie ed una grande esperienza maturata in tanti anni di casi comportano vantaggi concreti. Vieni a conoscerli di persona.
“Soffrire di artrosi all’anca è frustrante. Tornare in forma deve essere una grandiosa esperienza”
La differenza è tutta nell’esperienza. Il Dott. Cammarano e il Dott. De Peppo sono stati tra i primi in Italia e in Europa a dedicarsi all’accesso mini invasivo anteriore all’anca. Dal 2003 partendo dal CTO di Roma migliaia sono i pazienti operati e moltissimi sono stati i chirurghi che hanno frequentato i loro corsi su questo rivoluzionario accesso chirurgico per la protesi d’anca.
La filosofia del Team è fornire ai pazienti la migliore esperienza associata al miglior risultato. Questo processo comincia già alla prima visita e significa attenzione personale ai dettagli e cura del paziente in ogni fase.
Da quel momento il paziente è costantemente in contatto con il Team, 24 ore su 24. L’attenzione personale ai dettagli e la massima focalizzazione sono le caratteristiche principali dell’esperienza del paziente con il Team di protesidnca.netfondato dal Dott. Cammarano e dal Dott. De Peppo.
La parola ai Pazienti
Questa esperienza si intraprende discutendo con i chirughi i propri obiettivi di recupero del movimento e risolvendo qualsiasi dubbio si possa avere, inoltre programmando l’intervento chirurgico e un piano di assistenza personalizzato in base alle proprie esigenze.
Pianificare con cura l’intervento sia con il SSN che in clinica (Ars Medica), vuol dire anche prepararsi per comprendere al meglio tutti gli aspetti pre e post-operatori per far si che questo delicato momento della propria vita si trasformi in una:
grandiosa esperienza.
Riempire il form qui di seguito e sarete ricontattati.
Se disponete di immagini radiografiche delle vostre articolazioni potete inviarle alla nostra attenzione.
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Spesso i pazienti si informano circa la possibilità di essere operati in questa critica fase che stiamo vivendo. Certamente il COVID-19 ha cambiato molto le nostre abitudini, dalle più semplici alle più complesse ed operarsi all’anca certamente è una prospettiva che merita un’attenzioneparticolare sia in questo periodo che fuori da questa emergenza.
Durante questa emergenza abbiamo continuato a svolgere la nostra attivitàambulatoriale e chirurgicaregolarmente come è sempre stato, Naturalmente sono state adottate tutte le misure precauzionali del caso ma per ciò che concerne la procedura chirurgica questa è sempre stata effettuata all’interno della massima attenzione alla sterilità.
La tecnologia fa passi da gigante e i nuovi accessi mini invasivi contribuiscono a spostare in avanti l’orizzonte della chirurgia ma il tema più ricorrente in sala operatoria è sempre lo stesso:
la sterilità.
Da quando il paziente entra in sala a quando esce, tutta una serie di accorgimenti fanno da contorno all’atto chirurgico vero e proprio. Dalla disinfezione del campo operatorio, che segue dei passi ben precisi quasi come fosse un rituale, al lavaggio e vestizione del chirurgo cui da qualche anno si è aggiunto l’uso dei:
caschi protettivi
Simili a caschi da Mountain Bike, questi “elmetti” dotati di ventilazione, consentono di ridurre al minimo la possibilità di contaminazione da parte di fluidi. Isolare il chirurgo è importante tanto quanto isolare impaziente in una seduta operatoria. Inutile sottolineare che il loro livello di protezione è enormemente più efficace delle tradizionali mascherine e cappellini non sterili.
Studi scientifici hanno dimostrato che l’uso di questi caschi abbassa notevolmente il rischio di infezione derivante da fattori esterni al campo operatorio.
Da notare che per l’accesso mini invasivo anteriore all’anca il chirurgo può usufruire di speciali modelli dotati di fonte di luce. Infatti dal momento che la via offre una finestra chirurgica davvero piccola (solo 8-10cm) risulta più difficile orientare le luci delle grandi lampade scialitiche all’interno della cavità.
Cosi da qualche anno è disponibile questo speciale modello che favorisce il chirurgo nell’orientare a piacimento un fascio diretto di luce in modo da vedere all’interno di questo spazio straordinariamente minuto.