Protesidanca.net | La Mininvasiva Anteriore a Roma dal 2003 | Comprendere le cause del dolore all’anca ci aiuta a trovare una soluzione

E’ tempo di tornare in movimento e fare le cose che amiamo fare. Facciamo il primo passo verso la comprensione delle soluzioni.

Ritornare allo sport dopo una protesi d’anca

Le cause del dolore all’anca

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Le articolazioni sono coinvolte in quasi tutte le attività che facciamo. Movimenti come camminare, piegarsi e girare richiedono l’uso di dell’anca e del ginocchio. Quando l’anca ha un problema, il dolore che ne consegue può gravemente limitare la capacità di muoversi e lavorare.

Artrosi

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La radiografia di un bacino che evidenzia segni di artrosi alle anche

L’artrosi degenerativa consiste nell’usura che coinvolge prima la cartilagine e successivamente le ossa dell’articolazione. Questo processo una volta giunto al suo stadio terminale rende il movimento, ma anche il solo stare seduti o al letto, molto doloroso costringendo l’osso della testa femorale ad articolarsi direttamente contro l’osso dell’acetabolo. 

Artrite reumatoide

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E’ una malattia autoimmune nella quale il sistema immunitario scatena le proprie difese contro il proprio organismo di appartenenza, mettendo in atto una sorta di “autoagressione“. La risposta immunitaria dell’organismo influisce negativamente sul rivestimento delle articolazioni, causando infiammazione cronica e dolore. La membrana sinoviale (riveste tendini, capsule articolari e ossa) si ispessisce e si infiamma. La conseguenza è una produzione eccessiva di liquido sinoviale prodotta all’interno dell’articolazione che causa un’infiammazione cronica che danneggia la cartilagine. Questo si traduce in perdita di cartilagine, dolori e rigidità.

Necrosi avascolare

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Si verifica quando l’osso è privato del suo normale apporto di sangue. Senza una corretta nutrizione sanguigna la struttura del tessuto osseo si indebolisce, può collassare e danneggiare il cartilagine. Ciò è particolarmente frequente nell’anca e più comunemente riguarda la testa di femorale già di base poco nutrita da vasi sanguigni.

Se, in presenza di queste patologie, non si è trovato un adeguato sollievo con i farmaci e altri trattamenti conservativi, la sostituzione protesica dell’anca si rende necessaria consentendo il ritorno alle normali attività quotidiane e per chi lo desidera, il ritorno allo sport.

Approccio anteriore all’anca

Quali sono i vantaggi offerti dall’accesso mininvasivo anteriore all’anca?

  • Un più rapido recupero post operatorio poiché permette al chirurgo di lavorare tra i muscoli e i tessuti senza staccarli o tagliarli mantenendoli integri.
  • Minore dolore muscolare = immediata ripresa della funzionalità dell’articolazione
  • Aiuta a prevenire il rischio di lussazioni protesiche mantenendo la nuova articolazione in sede proprio grazie alla conservazione integrale delle strutture muscolari. 
  • Rende minore la perdita ematica intra-operatoria.
Il Dr Cammarano a sinistra, e il Dr De Peppo

La più grande casistica in Italia

“PASSARE TRA I MUSCOLI SENZA INCIDERLI O STACCARLI”


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