Anche se le protesi d’anca e di ginocchio sono progettate per durare diversi anni, circa il 17% dei pazienti operati subiscono una revisione entro i tre anni, una procedura che può causare gravi complicazioni per i pazienti anziani. Al fine di ridurre al minimo la necessità di questi re-interventi, un team di ingegneri chimici del MIT hanno sviluppato un nuovo rivestimento per gli impianti che potrebbe aiutare l’osso ad integrarsi ancora meglio con l’impianto del paziente, prevenendo premature revisioni. Lo studio è pubblicato sulla rivista Advanced Materials. Paula Hammond del MIT e autore senior dello studio, ha spiegato: “Ciò consentirebbe all’impianto di durare molto più a lungo della sua vita naturale, con un minor rischio di fallimento o di infezione”.
Secondo la Hammond il rivestimento potrebbe anche essere utilizzato per migliorare gli impianti dentali e aiutare a guarire le fratture. Il nuovo rivestimento costituito da una pellicola molto sottile che è tra 100 nanometri e un micron di spessore. Esso è costituito da strati di materiali che contribuiscono a favorire una rapida crescita dell’osso, come l’idrossiapatite, un componente naturale dell’osso che è fatto da calcio e fosfato. Questo materiale attrae cellule staminali mesenchimali del midollo osseo e fornisce un’interfaccia per la formazione di nuovo osso, mentre l’altro strato rilascia un fattore di crescita che stimola le cellule staminali mesenchimali a trasformarsi in cellule ossee produttrici chiamate osteoblasti. Questi ultimi genereranno nuovo tessuto osseo per riempire gli spazi circostanti l’impianto, fissandolo consistentemente all’osso esistente.
Fonte: MIT Journal