Protesidanca.net | Mininvasiva Anteriore: l’ultima frontiera della chirurgia dell’anca

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L’intervento di sostituzione dell’anca (artroprotesi d’anca) è stato definito come una delle più significative innovazioni della medicina degli ultimi 40 anni. Ha aiutato milioni di persone a superare l’artrosi dolorosa, recuperare velocemente da traumi dell’anca e migliorare la qualità della vita.

Nuovi materialinuovi approcci chirurgici mini invasivi e protocolli di riabilitazione più efficaci offrono ai pazienti un futuro più attivo ed un ritorno rapido alla vita quotidiana.

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Approccio anteriore all’anca

L’intervento di protesi d’anca non deve pregiudicare la pratica di attività sportive, al contrario, tornare in movimento deve ripristinare il corretto funzionamento dei motori muscolari da tempo meno tonici a causa del dolore.

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Artroprotesi totale dell’anca

 

Con la sostituzione totale dell’anca (artroprotesi totale) viene sostituita l’intera articolazione dell’anca, cioè la cavità acetabolare e la parte superiore del femore comprendente testa e collo. Questo tipo di intervento si esegue per artrosi(degenerazione della cartilagine dell’intera articolazione dell’anca) o per fratture dell’anca su pazienti giovani o comunque attivi. La protesi utilizzata è di conseguenza composta da 4 elementi: Stelo (in titanio), Testa (ceramica), Cotile (titanio), Inserto (polietilene)

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Artroprotesi totale d’anca

 

Nella sostituzione parziale (endoprotesi) viene sostituito con la protesi solo la parte prossimale del femore (testa e collo) lasciando intatto l’acetabolo. Questa procedura viene utilizzata solo per pazienti anziani o poco attivi con particolari patologie debilitanti dove è richiesto un intervento meno massivo.  L’impianto quindi sarà composto solo da stelo (acciaio), testa (acciaio) e una cupola (acciaio fuori e polietilene dentro) che articola su quest’ultima.

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Impianto per endoprotesi d’anca

 

Con queste due tipologie di impianto si copre la stragrande maggioranza degli interventi all’anca. L’unica eccezione riguarda la protesi cementata. Essa è generalmente utilizzata quasi esclusivamente sulle endoprotesi o protesi parziali (vedi sopra), consiste nel poter cementare lo stelo protesico femorale (in acciaio anziché in titanio in questo caso) direttamente nel femore. Ciò consente l’immediata stabilità dello stelo che viene bloccato dal cemento all’interno dell’osso.

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Stelo femorale da cementare

Non è quindi necessario attendere la presa ossea biologica (osteointegrazione) come avviene per gli steli in titanio tradizionali, ciò consente al paziente di deambulare immediatamente. Si usa per lo più su pazienti anziani poco attivi e con scarsa qualità dell’osso cosi da poterli rimettere in movimento rapidamente evitando complicazioni legate alla degenza.


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Approccio anteriore all’anca

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Protesidanca.net | Dr Cammarano & Dr De Peppo | Tornare in forma dopo una Protesi d’Anca Mininvasiva Anteriore

“Soffrire di artrosi all’anca è frustrante. Tornare in forma deve essere una grandiosa esperienza”

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La differenza è tutta nell’esperienza. Il Dott. Cammarano e il Dott. De Peppo sono stati tra i primi in Italia e in Europa a dedicarsi all’accesso mini invasivo anteriore all’ancaDal 2003 migliaia sono i pazienti operati e moltissimi sono stati i chirurghi che hanno frequentato i loro corsi su questo rivoluzionario accesso chirurgico per la protesi d’anca.

La filosofia del Team è fornire ai pazienti la migliore esperienza associata al miglior risultato. Questo processo comincia già alla prima visita e significa attenzione personale ai dettagli e cura del paziente in ogni fase.

Da quel momento il paziente è costantemente in contatto con il Team, 24 ore su 24. L’attenzione personale ai dettagli e la massima focalizzazione sono le caratteristiche principali dell’esperienza del paziente con il Team di protesidnca.net fondato dal Dott. Cammarano e dal Dott. De Peppo.

Dr cammarano Dr De Peppo | Protesidanca.net | Testimonianze dei Pazienti operati
La parola ai Pazienti

Questa esperienza si intraprende discutendo con i chirughi i propri obiettivi di recupero del movimento e risolvendo qualsiasi dubbio si possa avere, inoltre programmando l’intervento chirurgico e un piano di assistenza personalizzato in base alle proprie esigenze.

Pianificare con cura l’intervento sia con il SSN che in clinica (Ars Medica), vuol dire anche prepararsi per comprendere al meglio tutti gli aspetti pre e post-operatori per far si che questo delicato momento della propria vita si trasformi in una:

grandiosa esperienza.


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Approccio anteriore all’anca

Protesidanca.net | Dr De Peppo & Dr Cammarano | Murray batte Berrettini agli AO 2023 con una protesi d’anca

Il campione inglese Andy Murray ha battuto al primo turno degli Australian Open 2023 Matteo Berrettini in una partita estenuante cominciata in svantaggio di due set a zero per l’italiano e poi rimontata fino al drammatico 5° set perso al tie-break.

Ma la notizia forse ancora più particolare, perché una sconfitta ci può stare contro Murray, è che l’inglese gioca con una protesi d’anca. E non è il solo, anche uno dei fratelli Bryan (ex coppia numero del doppio) è stato operato e fu proprio lui a consigliarlo quando Andy soffriva di forti dolori all’anca e meditava di smettere di giocare.

Bene, sono passati 4 anni dall’intervento ed eccolo qua, ancora a combattere in campo per una strepitosa vittoria. Negli ultimi anni le nuove tecnologie, nuovi materiali unitamente ad accessi mininvasivi come quello anteriore, hanno spostato molto in avanti i livelli del recupero funzionale.

Certo nella prospettiva di un intervento non dobbiamo prendere uno sportivo professionista come Murray come parametro ma tornare a vedere all’orizzonte una vita piacevole e ricca di movimento è la realtà dei fatti. Basta ascoltare la testimonianza dei nostri pazienti per rendersene conto.

Se hai un problema all’anca parliamone o inviaci le tue RX per un consulto gratuito on-line.

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Protesidanca.net | Dr Cammarano & Dr De Peppo | Dolore all’anca? Inviaci le tue RX per un consulto gratuito on-line

Dr Cammarano & Dr De Peppo | Protesidanca.net | Dolore alle anche? Inviaci le tue RX per un consulto gratuito on-line

Dolore all’anca? Perché sopportare? Inviaci le tue RX per un consulto gratuito on-line e torna a star bene. Camminare, fare lunghe passeggiate, correre, giocare a Tennis sono attività che puoi tornare a praticare una volta risolto il problema dell’artrosi con una terapia conservativa o con la Protesi d’Anca Mininvasiva Anteriore.

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Approccio anteriore all’anca

Protesidanca.net | Personaggi: Jack Nicklaus, giocare a Golf con una protesi d’anca

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Jack Nicklaus è un ex campione del mondo e designer di molti campi da golf in tutto il mondo. “The Golden Bear” aveva 23 anni quando nel 1963 si infortunò all’anca. Da allora si è sottoposto a una lunga sequenza di infiltrazioni al cortisone. Queste hanno contenuto il dolore abbastanza per consentirgli di diventare uno dei giocatori di maggior successo e importanti al mondo, ma nel tempo il tutto è degenerato in artrosi.

Jack ha continuato a giocare anche con la sua artrosi fino ad essere eletto Giocatore del Secolo e Giocatore del millennio da importanti riviste del settore. Ma alla fine il dolore ha avuto la meglio e lo ha costretto al ritiro avvenuto in occasione del British Open del 1998.

Nicklaus si è sottoposto all’intervento di protesi d’anca nel 1999 con la prospettiva di tornare al golf e il desiderio di continuare ad avere una vita attiva con moglie, figli e nipoti. E’ tornato sul campo da golf dopo un programma di riabilitazione aggressivo.

Nel 2005 ha giocato la suo ultimo British Open, il Master e ha portato in fine gli Stati Uniti alla vittoria della President’s Cup. E’ stato insignito della Presidential Medal of Freedom quello stesso anno. Ecco i consigli di Jack per coloro che potrebbero essere di fronte alla prospettiva di una protesi d’anca: “Fate tanto esercizio non importa esattamente quale, ma tenetevi in movimento. Penso che questo sia il senso, e se dovrete operarvi, sarete sicuramente più veloci a riabilitarvi”.

Il punto focale è riabilitarsi il prima possibile e per avere questa prospettiva l’intervento dovrà essere il meno invasivo possibile, cioè dovrà minimizzare i danni ai tessuti molli. La risposta è:

L’accesso mininvasivo anteriore all’anca

Quali sono i vantaggi offerti dall’accesso mini-invasivo anteriore?

  • Un più rapido recupero post operatorio poiché permette al chirurgo di lavorare tra i muscoli e i tessuti senza staccarli o tagliarli mantenendoli integri.
  • Minore dolore muscolare = immediata ripresa della funzionalità dell’articolazione
  • Aiuta a prevenire il rischio di lussazioni protesiche mantenendo la nuova articolazione in sede proprio grazie alla conservazione integrale delle strutture muscolari. 
  • Rende minore la perdita ematica intra-operatoria.

 Perché scegliere l’accesso mininvasivo anteriore?

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Perche è una via anatomica che sfrutta l’interstizio tra i muscoli sartorio e retto femorale (medialmente) ed il tensore della fascia lata (lateralmente) per accedere all’anca, senza inciderli o staccarli. 

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Passare tra i muscoli senza inciderli o staccarli

Ogni altro accesso chirurgico all’anca, laterale (freccia azzurra) o postero-laterale (freccia verde) necessita l’incisione o il distacco delle inserzioni muscolari. Un passaggio anatomico inter-muscolare consente invece a chi pratica la mininvasiva anteriore di lavorare sull’anca senza effettuare alcun distacco o incisione. Tutto questo grazie anche all’impiego di nuovi impianti protesici e strumentari specifici

SIOT 2009 4

Il risultato è una immediata ripresa funzionale e la consapevolezza di avere al loro posto integre, tutte le strutture muscolo-tendinee dell’articolazione. Questo protegge il paziente dal rischio di lussazione insito negli interventi di artroprotesi d’anca e accelera di conseguenza il recupero post-operatorio.

Riprendere la vita di ogni giorno

Dopo ogni intervento chirurgico si apre una nuova fase per il paziente, quella che dal suo punto di vista diventa la più importante: la guarigione.

Ogni sforzo da parte del chirurgo è finalizzato al successo di questa ultima fase che rappresenta l’obbiettivo d’eccellenza che egli si prefigge prima di ogni atto chirurgico. 

Migliaia di casi maturati in quasi vent’anni di esperienza contribuiscono oggi a fare dell’accesso mini-invasivo all’anca una scelta sempre più condivisa, sia da parte dei pazienti che dei chirurghi.

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Per il Prof. Germano Cammarano ed il Prof. Marco de Peppo, la protesica d’anca con accesso mininvasivo anteriore è una realtà suffragata da migliaia di pazienti operati con successo.

Prima struttura in Italia a utilizzarla sin dal 2003

Prima struttura in Italia per numero di pazienti operati

Primo centro di riferimento in Italia dal 2003

 Chirurgia mini invasiva, nuove tecnologie ed una grande esperienza maturata in tanti anni di casi comportano vantaggi concreti. Vieni a conoscerli di persona.

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Protesidanca.net | Tornare a muoversi e allo sport dopo una Protesi d’Anca Mininvasiva Anteriore vuol dire poter contare su maggiore forza muscolare, coordinazione, equilibrio, resistenza e propriocezione

Fare sport con una protesi d’anca migliora: forza muscolare, coordinazione, equilibrio, resistenza e propriocezione

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La sostituzione totale dell’anca è tra gli interventi di maggior successo della chirurgia ortopedica, ciòè stato documentato e pubblicato negli anni. Le aspettative del paziente sono aumentate e con queste, quelle di molti pazienti giovani e attivi che si pongono come obiettivo quello di riprendere le proprie attività sportive.

Diversi studi hanno dimostrato che gli atleti possono andare incontro ad artrosi dell’anca con maggiore incidenza rispetto al normale e negli ultimi anni diversi nomi sono venuti alla ribalta per aver subito un intervento anche in corso di carriera. Alcuni esempi sono i tennisti Andy Murray ed uno dei fratelli Brian, Bob.

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I fratelli Bryan, campioni di doppio

I vantaggi di una pratica sportiva successiva ad una artroprotesi d’anca sono innegabili. Oltre alla soddisfazione psicologica che i pazienti traggono dal tornare a praticare una attività sportiva, ci sono i vantaggi di una maggiore forza muscolare, coordinazione, equilibrio, resistenza e propriocezione.

Il che contribuisce a un migliore controllo del corpo e può evitare lesioni da cadute ed altri traumi minori cui possono incorrere pazienti meno attivi.

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Una moderata attività di Jogging non è incompatibile con una protesi d’anca

Concludendo, è sorprendente notare che anche individui che erano relativamente sedentari prima dell’intervento a volte iniziano a fare sport proprio dopo quest’ultimo.

La protesi d’anca mininvasiva anteriore

Approccio anteriore all'anca
Approccio anteriore all’anca

L’approccio anteriore è l’unico accesso chirurgico a non coinvolgere le strutture muscolari. Studi basati su risonanza magnetica hanno dimostrato che dopo l’approccio anteriore, il danno muscolare o la sua degenerazione, sono inesistenti al confronto con accessi chirurgici tradizionali.

Di pari passo prosegue la ricerca sui materiali con l’introduzione di leghe metalliche bio-compatibili più performanti e progressi nella preparazione, sterilizzazione e stoccaggio dei polietileni hanno ridotto in modo significativo i tassi di usura.

Gli inserti in ceramica hanno anche dimostrato tassi di usura veramente bassi ma occorre tenere in considerazione i rischi in caso di forte impatto su questo tipo di materiale di per sé molto rigido.

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Protesidanca.net | Dr Cammarano – Dr De Peppo | Nel 2023 festeggeremo i nostri primi vent’anni di Mininvasiva Anteriore

Nel 2023 festeggeremo i nostri primi vent’anni. Vent’anni nei quali abbiamo potuto confermare quanto avevamo previsto nel lontano 2003 e cioè che l’innovazione nella chirurgia protesica dell’anca dovesse innanzitutto ridurre al minimo gli approcci chirurgici e i danni ai tessuti molli.

Questo consente di controllare il dolore post-operatorio, accelerare la riabilitazione e permettere ai pazienti di recuperare il loro stile di vita più rapidamente

Affidarsi ad un team di esperti è oggi possibile grazie a chi ha scommesso da tempo su approcci chirurgici all’avanguardia come quello Mininvasivo Anteriore.

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Il Dr Cammarano a sinistra, e il Dr De Peppo

Per il Dr. Germano Cammarano ed il Dr. Marco De Peppo, la protesi d’anca con accesso mininvasivo anteriore è una realtà suffragata da migliaia di pazienti operati con successo.

 Primi utilizzatori in Italia
Primo Centro d’Eccellenza in Italia
Prima equipe in Italia per numero di pazienti operati

L’equipe del Dr. Cammarano e del Dr. De Peppo è oggi custode di una ragguardevole esperienza maturata in quasi vent’anni di  casistica che premia chi sin dalle origini ha creduto che le nuove frontiere della protesica dell’anca dovessero innanzi tutto aiutare a ridurre al minimo i danni ai tessuti molli.

Questo consente oggi di controllare meglio il dolore post-operatorio, accelerare la riabilitazione e permettere ai pazienti di recuperare il loro stile di vita più rapidamente. Tutto ciò, unito a nuovi impianti protesici, tecnologie innovative e strumentari specifici, permette oggi di eseguire routinariamente centinaia di interventi mini-invasivi ogni anno.

“Passare tra i muscoli senza inciderli o staccarli”

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Protesidanca.net | Passare tra i muscoli senza inciderli o staccarli | Il segreto della Mininvasiva Anteriore

 Perché scegliere l’accesso mininvasivo anteriore?

Spesso i pazienti chiedono quale sia la terapia di riabilitazione post-operatoriarelativa all’accesso anteriore mininvasivo e successivamente quali possano essere le attivà sportive compatibili o più semplicemente entro quali limiti si possa praticare del movimento.

Le caratteristiche peculiari dell’accesso mininvasivo anteriore, ovvero passare il tra i muscoli senza inciderli o staccarli, facilitano la ripresa del movimento poiché l’assenza di danno muscolare consente a tutti i muscoli  dell’anca di partecipare attivamente alla ripresa del movimento senza ostacolarne il processo grazie all’assenza di dolore.

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Non sarà necessario limitare alcuni movimenti per evitare il rischio di lussazioni poiché grazie alla integrità di tutti i muscoli coinvolti nei movimenti dell’anca questo pericolo non esiste

Inoltre la natura stessa dell’accesso, situato sul lato anteriore, previene questa evenienza poiché nei movimenti di flessione, ovvero quando ci si accuccia o ci si siede, l’escursione di movimento dell’anca volge verso i glutei, zona assolutamente non interessata dall’intervento.

Il passaggio anatomico inter-muscolare caratteristico della mininvasiva anteriore consente di lavorare sull’anca senza effettuare alcun distacco o incisione e ciò permette al paziente di poter contare sull’integrità dei motori muscolari, questo a vantaggio di tutti i movimenti e di attività sportive eventualmente praticate.

La via inter-muscolare

L’accesso chirurgico mininvasivo anteriore è una via anatomica che sfrutta l’interstizio tra i muscoli sartorio e retto femorale (medialmente) ed il tensore della fascia lata (lateralmente) per accedere all’anca, senza inciderli o staccarli. 

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Passare tra i muscoli senza inciderli o staccarli

Ogni altro accesso chirurgico all’anca, laterale (freccia azzurra) o postero-laterale (freccia verde) necessita l’incisione o il distacco delle inserzioni muscolari. Un passaggio anatomico inter-muscolare consente invece a chi pratica la mininvasiva anteriore di lavorare sull’anca senza effettuare alcun distacco o incisione. Tutto questo grazie anche all’impiego di nuovi impianti protesici e strumentari specifici

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Il risultato è una immediata ripresa funzionale e la consapevolezza di avere al loro posto integre, tutte le strutture muscolo-tendinee dell’articolazione. Questo protegge il paziente dal rischio di lussazione insito negli interventi di artroprotesi d’anca e accelera di conseguenza il recupero post-operatorio.

Chirurgia mininvasiva, nuove tecnologie ed una grande esperienza maturata in tanti anni di casi comportano vantaggi concreti. Vieni a conoscerli di persona.


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Protesidanca.net | Giocare a Tennis, Padel, correre. Tornare a fare sport dopo una Protesi d’Anca Mininvasiva Anteriore

Si potrebbe parlare di una nuova tendenza ma semplicemente sono sempre più giovani i pazienti che si sottopongono all’intervento di protesi d’anca mininvasiva anteriore. Questo grazie al grande follow-up che vede la protesi d’anca in cima agli interventi di maggior beneficio per il paziente che soffre di artrosi.

Si ritiene infatti che la protesi d’anca sia in assoluto l’intervento di maggior successo tra tutti gli interventi ortopedici negli ultimi trent’anni. Sono migliaia i pazienti operaio ogni anno e grazie a nuovi materiali e strumentari dedicati agli accessi chirurgici mininvasivi, i tempi di recupero ed il ritorno alla vita quotidiana sono paragonabili a quelli convenzionali.

Scegliere quindi di ritornare al movimento o fare sport è una naturale tendenza o prerogativa di quest’ultima generazione di pazienti. Vedere per credere…

Il Dr Cammarano a sinistra, e il Dr De Peppo

La più grande casistica in Italia

“PASSARE TRA I MUSCOLI SENZA INCIDERLI O STACCARLI”


Per visite in STUDIO a ROMA chiamare:

Dott. G. Cammarano +39 329 1214372 – ARS Medica 06 362081

Dott. M. de Peppo +39 329 1214439 – ARS Medica 06 362081

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Clinica ARS Medica

Approccio anteriore all’anca

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Si potrebbe parlare di una nuova tendenza ma semplicemente sono sempre più giovani i pazienti che si sottopongono all’intervento di protesi d’anca mininvasiva anteriore. Questo grazie al grande follow-up che vede la protesi in cima agli interventi di maggior beneficio per il paziente che soffre di artrosi dell’anca.

Si ritiene infatti che la protesi d’anca sia in assoluto l’intervento di maggior successo tra tutti gli interventi ortopedici negli ultimi trent’anni. Sono migliaia i pazienti operaio ogni anno e grazie a nuovi materiali e strumentari dedicati agli accessi chirurgici mininvasivi, i tempi di recupero ed il ritorno alla vita quotidiana sono paragonabili a quelli convenzionali.

Scegliere quindi di ritornare al movimento o fare sport è una naturale tendenza o prerogativa di quest’ultima generazione di pazienti. Vedere per credere…

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